Modica - La pubblica accusa aveva chiesto per entrambe la condanna a 3 anni e 6 mesi di reclusione. A 8 anni dai fatti contestati, sono state assolte Graziella Spadaro, 65 anni e Giuseppina Nicolosi, 51 anni, due insegnanti della scuola materna 'De Amicis' di Modica, per maltrattamenti in concorso - aggravati da abuso di autorità, o violazione di doveri inerenti ad una pubblica funzione - su alcuni bambini di una classe di 22 piccoli.
La sentenza di assoluzione è dettata dall'articolo 530 comma 2 che il giudice pronuncia quando "manca, è insufficiente o è contraddittoria la prova che il fatto sussiste, che l'imputato lo ha commesso, che il fatto costituisce reato".
Gli episodi contestati si riferiscono al 2015. L'indagine era stata condotta dalla Squadra mobile di Ragusa che le aveva svolte piazzando delle telecamere all'interno delle aule. Un processo controverso che aveva già fatto emergere fin dalle prime mosse, degli elementi contrastanti. Il gip aveva respinto la sospensione cautelare dall'insegnamento delle due donne, "difettando i gravi indizi di colpevolezza del reato di maltrattamenti loro contestato"; nelle motivazioni il giudice riteneva che i fatti non fossero "tali da integrare il delitto di maltrattamenti..." spingendosi a motivare la decisione sostenendo che "non erano emersi dalle indagini elementi tali da far presumere comportamenti violenti, minacciosi o vessatori nei confronti degli alunni nè che tali comportamenti abbiano avuto una gravità tale da cagionare sofferenze psichiche e fisiche agli alunni".
Il processo venne incardinato, con il rinvio a giudizio delle due insegnanti. Nel corso del dibattimento innumerevoli i testi ascoltati in aula; dai genitori dei cinque alunni che si sono costituiti parte civile e che, preoccupati del rifiuto dei loro bambini di andare a scuola, hanno riferito di incubi e malesseri dei loro piccoli, al personale della scuola che invece non avrebbe offerto elementi di conferma di comportamento scorretti delle due donne oppure le testimonianze di altri genitori che hanno invece sostenuto le insegnanti.