Giudiziaria Palermo

Condannata a 14 anni la sorella del boss Messina Denaro

Secondo gli inquirenti avrebbe aiutato per anni il fratello a sottrarsi alla cattura e avrebbe gestito per suo conto la “cassa” della “famiglia” mafiosa

https://www.ragusanews.com/immagini_articoli/12-07-2024/condannata-a-14-anni-la-sorella-del-boss-messina-denaro-500.jpg Condannata a 14 anni la sorella del boss Messina Denaro


Palermo - Il gup di Palermo Clelia Maltese ha condannato a 14 anni di carcere la sorella del boss Matteo Messina Denaro, Rosalia, accusata di associazione mafiosa aggravata e ricettazione. Il processo si è svolto col rito abbreviato. I pm della dda di Palermo Piero Padova e Gianluca de Leo avevano chiesto la condanna a 20 anni. La donna è in carcere da marzo 2023. Secondo gli inquirenti avrebbe aiutato per anni il fratello a sottrarsi alla cattura e avrebbe gestito per suo conto la “cassa” della “famiglia” mafiosa e la rete di trasmissione dei “pizzini”, consentendo così al capomafia di mantenere i rapporti con i suoi uomini durante la sua lunga latitanza.

Rosalia Messina Denaro è la maggiore delle quattro sorelle di Messina Denaro, la madre di Lorenza Guttadauro, avvocato che, dal giorno del suo arresto ha difeso il capomafia, e la moglie di Filippo Guttadauro che ha scontato 14 anni per associazione mafiosa ed è tuttora in carcere. Il secondo figlio della donna, Francesco, nipote prediletto del padrino trapanese, sta espiando una condanna a 16 anni sempre per associazione mafiosa.

Anche un’altra sorella dell’ex ricercato, Patrizia, è in cella per mafia. A casa di Rosalia a dicembre del 2022, nella una gamba di una sedia, i carabinieri del Ros trovarono un pizzino, una sorta di cartella clinica del capomafia che li guidò alla scoperta della patologia di cui l’allora latitante soffriva e poi al suo arresto avvenuto il 16 gennaio del 2023 davanti alla clinica La Maddalena di Palermo.

Capo indiscusso del mandamento di Castelvetrano e della mafia nel Trapanese, Matteo Messina Denaro era considerato uno dei boss più importanti di tutta Cosa nostra, avendo esercitato le proprie attività criminali anche oltre i propri confini territoriali, come nell’Agrigentino e, addirittura, nel Palermitano. Nel 1993 era stato inserito nella lista dei dieci latitanti più ricercati al mondo. Il 16 gennaio 2023, dopo quasi trent’anni di latitanza, è stato arrestato dai Carabinieri del ROS in un vicolo nei pressi della clinica privata La Maddalena a Palermo, nel quartiere San Lorenzo Il boss era in procinto di effettuare, sotto il falso nome di Andrea Bonafede, una seduta di chemioterapia. Messina Denaro al momento dell’arresto non ha opposto resistenza e ha confermato la sua identità. Il 25 settembre, otto mesi dopo la cattura, malato di cancro, muore a L’Aquila, dov’era stato trasferito dopo essere stato arrestato.


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