Giudiziaria Vittoria

Cuginetti uccisi da suv, famiglie: "Solo nostra condanna a vita"

"Ma quei ministri, cosa sono venuti a fare a Vittoria? Solo passerella!".

https://www.ragusanews.com/immagini_articoli/05-03-2022/cuginetti-uccisi-da-suv-famiglie-solo-nostra-condanna-a-vita-500.jpg Cuginetti uccisi da suv, famiglie: "Solo nostra condanna a vita"


Vittoria - "Pensavamo che almeno quei nove anni, che a noi sembrano comunque una pena troppo piccola, venissero mantenuti e invece oggi veniamo a conoscenza che la Cassazione ha annullato la sentenza di appello e si tornerà in aula. E sicuramente la pena non verrà aumentata ma diminuita. La nostra condanna è a vita: i nostri figli sono stati uccisi da una persona che guidava in stato di alterazione, a velocita' folle.
Solo la nostra condanna è a vita". E' Alessandro D'Antonio a parlare con l'AGI dopo avere appreso che la Cassazione ha annullato con rinvio la sentenza di condanna a 9 anni di carcere per Rosario Greco, l'uomo che travolse e uccise con il suv, guidando mentre era in stato di alterazione psicofisica, suo figlio Alessio e suo nipote Simone.

Famiglie, la sua e quella del fratello Tony per le quali il dolore si rinnova. "Non conosciamo la motivazione - aggiunge - ma non è giusto. Già i nove anni sembravano poco, ma ora che vengano ancora ridotti, è un pensiero che non ci dà pace". Ciò che addolora le famiglie è che negli anni, dall'11 luglio del 2019 ad oggi, nulla è cambiato in merito all'inasprimento delle pene per l'omicidio stradale. "Sono venuti i ministri Salvini, Bonafede e Di Maio a Vittoria, da noi; ci avevano promesso un disegno di legge che potesse evitare nel futuro che che uccideva qualcuno perchè guidava ubriaco o drogato potesse scontare solo qualche anno di carcere. Ecco, ancora aspettiamo! Ma quanto dobbiamo aspettare ancora? Il nuovo governo Draghi a quanto ci dicono, non ha alcuna intenzione di fare una nuova legge nel nome di Alessio e Simone e per tutte quelle famiglie alle quali è stato strappato un figlio da una persona guidava in stato di alterazione. Ma quei ministri, cosa sono venuti a fare a Vittoria? Solo passerella!".

Alessandro D'Antonio con il fratello Tony e le mogli Lucia e Valentina non intendono arrendersi: "Abbiamo rispettato i tempi - dicono - il rallentamento dovuto alla pandemia...ma quanto dobbiamo aspettare ancora? Quante famiglie dovranno ancora soffrire come è accaduto a noi? Qualche giorno dopo la tragedia dei nostri figli, un'altra ragazza è stata investita ed uccisa da un ragazzo drogato al volante. Ecco lui già è libero. Ma la famiglia di quella ragazza, le nostre famiglie, ripeto, hanno una condanna a vita. Nessuna pena potrà cancellare il dolore che sentiamo ma una condanna giusta e severa lo può almeno attenuare un po'".
L'appello rinnovato è che si metta mano alla normativa che riguarda l'omicidio stradale, che si inaspriscono le pene. "Può succedere una disgrazia, quando si è al volante, non può accadere che uno si metta a guidare drogato o ubriaco, senza controllo. A noi non servono le sfilate, servono fatti". 


© Riproduzione riservata