Milano - La senatrice di Fratelli d’Italia e ministra del Turismo nel governo Meloni, Daniela Santanchè, è stata rinviata a giudizio dall’Ufficio Gup del Tribunale di Milano per l’ipotesi di reato di falso nelle comunicazioni societarie 2016-2022 dell’allora sua Visibilia Editore spa (oltre che di Visibilia Editrice srl nel 2021-2022 e di Visibilia srl nel 2016-2022).
L'«avviamento» della società di cui in una intercettazione un componente del collegio sindacale parlava con Dimitri Kunz (compagno di Santanchè), e cioè il valore intrinseco della società che per il Nucleo di Polizia Economico-finanziaria della Gdf sarebbe dovuto essere svalutato a zero sin dal 2016 e invece fu mantenuto nell'attivo dei bilanci per un valore intorno ai 3 milioni di euro, è uno dei punti cruciali sui quali ora la giudice dell’udienza preliminare Anna Magelli accoglie la richiesta dei pm Giuseppina Gravina e Luigi Luzi, e manda a processo la ministra.
Il processo inizierà il 20 marzo. Fra gli altri 15 rinviati a giudizio figurano anche Dimitri Kunz, l’ex compagno della ministra Giovanni Canio Mazzaro, la sorella Fiorella Garnero e la nipote Silvia, nonché i vari componenti del collegio sindacale. Federico Celoria, ex consigliere di amministrazione, ha patteggiato due anni con la sospensione condizionale della pena; la società Visibilia Editore spa ha patteggiato 63.600 euro di sanzione e 15.000 euro di confisca come risarcimento, la Visibilia Editrice srl 30.000 euro di sanzione e 10.000 di confisca. Va invece a giudizio la Visibilia srl in liquidazione. Per uno dei capi di imputazione, relativo al periodo 2912-2019, Santanchè ha infine avuto la prescrizione.
Sarà il primo dei possibili processi di Santanchè, visto che sulla ministra pende una seconda richiesta di processo per l’ipotesi di truffa allo Stato su 126.000 euro di cassa integrazione a zero ore dei dipendenti di Visibilia in periodo Covid, udienza preliminare congelata dalla giudice Tiziana Gueli sino a marzo in attesa che la Cassazione risolva una preliminare questione di competenza territoriale (tra Milano e Roma) posta dalla difesa. Santanchè, inoltre, è già indagata per l’ipotesi di concorso nella bancarotta della società del settore bio “Ki Group srl” in liquidazione giudiziale (come peraltro pure “Bioera spa”, società del settore dell’alimentare biologico) con un passivo di 8,6 milioni di euro. Una «Sos-Segnalazione di operazione sospetta» ha poi determinato l’anno scorso la Procura ad aprire un fascicolo sulla singolarità del favoloso affare immobiliare realizzato dal compagno della senatrice (Dimitri Kunz) e dalla moglie del presidente del Senato Ignazio La Russa (Laura De Cicco), allorché trattarono nel luglio 2023 la villa a Forte dei Marmi venduta un mese prima di morire dal sociologo Francesco Alberoni a prezzo largamente inferiore a quelli di mercato, il che permise al tandem di coniugi di personalità istituzionali di completare formalmente in 58 minuti il 10 gennaio 2023 prima l’acquisto per 2 milioni 450 mila euro, e poi una plusvalenza di 1 milione attraverso l’immediata vendita per 3 milioni 450 mila euro all’imprenditore Antonio Rapisarda, che già a ottobre 2022 aveva anticipato 1 milione di acconto.