Giudiziaria Abbiategrasso

Esecutivo l'arresto del boss Errante Parrino, lui però non si trova. FOTO

Cugino dell'ex capo di Cosa Nostra Matteo Messina Denaro, è indagato nella maxi inchiesta "Hydra" sulla presunta alleanza tra le mafie. La Cassazione ha disposto il carcere.



Abbiategrasso, Milano - La richiesta di arresto, più di un anno fa, era stata bocciata insieme a molte altre dal giudice per le indagini preliminari; mesi dopo il Riesame aveva accolto il ricorso della direzione distrettuale antimafia di Milano. Ora la Cassazione ha confermato la decisone e ha disposto la custodia cautelare in carcere per Paolo Aurelio Errante Parrino, cugino e referente lombardo dell'ex capo di Cosa Nostra, Matteo Messina Denaro.

Il 77enne, residente ad Abbiategrasso nel milanese, è però irreperibile. L'arresto avrebbe dovuto essere eseguito oggi. Secondo gli inquirenti Parrino sarebbe stato il "punto di raccordo" tra il presunto "sistema mafioso lombardo", che avrebbe legato mafia, 'ndrangheta e camorra, e Messina Denaro, morto nel 2023. 

La decisione del Riesame, che ha riconosciuto l'imputazione principale di associazione mafiosa contestata dalla Procura di Milano, era arrivata nei mesi scorsi dopo che il gip Tommaso Perna, in prima istanza, aveva rigettato 142 richieste di misuracautelare su 153, bocciando l'accusa di un "consorzio" delle tre mafie. In questi giorni la Cassazione sta respingendo i vari ricorsi delle difese contro il Riesame, come quello presentato dai legali di Errante Parrino. Alcuni arresti sono già stati effettuati nei giorni scorsi, mentre il 77enne ancora non si trova.


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