Giudiziaria Ragusa

Il processo sull’abbandono di Vittorio Fortunato, in aula un poliziotto e il medico dell’imputata

Le intercettazioni telefoniche fra il padre naturale e la mamma

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Ragusa - Sono stati sentiti un poliziotto sui tabulati telefonici e il medico dell’imputata nel processo davanti al giudice del Tribunale monocratico di Ragusa nel processo per abbandono di minore del piccolo Vittorio Fortunato. Sotto processo c’è la madre naturale del bimbo trovato in strada a Ragusa. Per l’accusa il padre biologico, deceduto per cause naturali nella notte tra il 2 e 3 giugno dell’anno scorso, il 4 novembre del 2020 ne simulò abbandono e ritrovamento davanti al suo esercizio commerciale. Il piccolo da quando aveva venti giorni di età è stato affidato a una famiglia di fuori provincia ed è al centro di una contesa legale. 

Secondo quanto emerso la donna al momento del parto chiamò l’uomo, il commerciante con il quale aveva già una figlia, per chiedergli aiuto. Lui inscenò l’abbandono e il ritrovamento del neonato invece di portarlo in ospedale. Dalle intercettazioni tra i genitori naturali sarebbero emersi elementi importanti; il 13 novembre, 9 giorni dopo la simulazione del ritrovamento, l’imputata chiamò preoccupata il commerciante e lui la rassicurò. Ne dà notizia Salvo Martorana su La Sicilia. 


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