Misterbianco - Da oltre due giorni è caccia a un uomo senza volto e senza nome, per i media e i cittadini. Non l’ex compagno con cui la 27enne Giovanna Cantarero aveva avuto un figlia, ma uno spasimante recente con cui le cose non andavano bene: nonostante i litigi quasi quotidiani, però, la ragazza non l’aveva mai denunciato. A meno che non si tratti di una macchina da guerra alla Igor, il killer di Budrio, difficile sfuggire per così tanto tempo al setaccio di posti di blocco e perquisizioni messi in campo da carabinieri e polizia, anche nelle case di familiari e conoscenti che potrebbero ospitarlo.
News Correlate
Gli investigatori devono essere arrivati a lui interrogando amici e familiari della vittima, visto che non si hanno notizie neanche di un video girato da telecamere stradali nella frazione di Laneri, alla periferia di Misterbianco. L’uomo ha atteso che l’ex terminasse il turno e uscisse dalla panetteria dove lavorava per avvicinarsi e spararle più volte alla testa, dunque ha agito con determinazione e premeditazione, ma aveva il volto coperto e - a quanto si apprende dal poco che trapela - neanche la collega che era in strada con Jenny, sotto choc, avrebbe saputo fornire indicazioni utili.
Il delitto ricorda quello della 26enne Vanessa Zappalà, uccisa quest’estate sul lungomare di Acitrezza sempre nel catanese, dalla mano armata del 38enne Tony Sciuto: anche lui si dette alla fuga e fu trovato impiccato il giorno dopo nei campi di Trecastagni. Forse si era reso conto di ciò che aveva fatto, che non sarebbe riuscito a sfuggire alla galera. Il suicidio potrebbe motivare il ritardo nel reperimento di quest’altro assassino, ancora presunto, ma di cui certo l’improvvisa scomparsa costituisce un indizio di colpevolezza. L’assenza d’informazioni sul ricercato può significare soltanto che gli inquirenti non sono ancora certi che sia effettivamente l’omicida, altrimenti avrebbero potuto diffondere un identikit per aiutare la caccia.