Mascalucia, Ct - Un paio d'ore prima prima che la mamma, Martina Patti, la uccidesse le telecamere dell'asilo hanno ripreso l'ultimo abbraccio di Elena Del Pozzo alla donna: sono le 13 circa di lunedì 13 giugno e sono le ultime immagini della piccola in vita, felice di rivedere la madre. Scene di ordinaria quotidianità per tutti, l'inizio di una tragedia per la famiglia. Da lì a poco Elena sarebbe stata uccisa e sotterrata avvolta in alcuni sacchi. Prima c'è stato il tempo di un "budino, poi ha guardato i cartoni animati dal mio cellulare - ha raccontato Patti ai pm -. Io intanto stiravo. In serata saremmo dovute andare da un mio amico per il suo compleanno ed Elena era contenta... poi siamo uscite per andare a casa di mia madre e ho rimosso tutto".
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Un capovolgimento da film horror in una frazione di secondo, stando al suo racconto: "ho solo l'immagine del coltello", ancora non gtrovato, che improvvisamente arma la mano e scompare imporvvisamente com'è apparso: non è stato ancora ritrovato, forse scagliato lontano nell'erba alta del campo vicino casa, finito in chissà quale rovo. "Non ricordo cosa sia passato per la mia mente quando ho colpito mia figlia, anzi posso dire che non mi è passato nessun pensiero: era come se in quel momento fossi stata una persona diversa". Poi è tornata subito in "sè", cercando disperatamente di nascondere l'accaduto col fantomatico rapimento.