Ragusa - Milano si conferma al vertice dell’Indice della criminalità, che entrerà nell’indagine della Qualità della Vita 2022 a fine anno, con 193.749 reati denunciati nel corso del 2021: 5.985 ogni 100mila abitanti. Per dare un peso al fenomeno, la cifra risulta pari alla somma di tutti i crimini denunciati nello stesso arco di tempo a L’Aquila, Pordenone e Oristano, le tre province con meno densità di illeciti che si posizionano sul fondo della classifica. È questa la mappa del crimine che emerge dalle statistiche del 2021, estratte dalla banca dati interforze dal dipartimento di Pubblica Sicurezza del ministero dell’Interno per il Sole 24 Ore, poi confrontate con quelle degli anni precedenti. Tra le 107 province italiane Milano è quella con più furti rilevati ogni 100mila abitanti, in particolare nei negozi e nelle auto in sosta; è settima per denunce di violenze sessuali; seconda per rapine in pubblica via; terza per associazioni per delinquere.
I dati 2021 confermano anche una serie di primati negativi ormai consolidati: Milano capitale dei furti in generale davanti a Rimini e Roma; Barletta in cima alla classifica di quelli d’auto; Napoli prima per furti con strappo e di motocicli, ma anche di contrabbando. E, ancora: Gorizia in cima alla classifica delle truffe e delle frodi informatiche; Vibo Valentia prima per minacce. Emergono però una serie di novità, come il primato di La Spezia nei reati legati agli stupefacenti - incluso lo spaccio - e quello di Matera (che registra un aumento generale dei reati denunciati dell’1,9%) sul fronte degli incendi. Enna sostituisce Caltanissetta in cima alla classifica degli omicidi volontari - ed è seguita da Aosta - mentre Biella e Ragusa vestono la maglia nera rispettivamente per, , estorsioni e usura.