Lettere in redazione Comiso

Cenere a Catania, il mio viaggio incubo dall'aeroporto di Comiso

Riceviamo e pubblichiamo

https://www.ragusanews.com/immagini_articoli/24-07-2024/cenere-a-catania-il-mio-viaggio-incubo-dall-aeroporto-di-comiso-500.jpg Cenere a Catania, il mio viaggio incubo dall'aeroporto di Comiso


Comiso - Gentile direttore,
La mia non vuole essere una lamentela ma una presa d’atto sul futuro dell’aeroporto di Comiso.
Ieri 23 luglio 2024 mi sono trovato a viaggiare in aereo per una delle tante trasferte di lavoro. Come è noto la nostra amata Etna ieri ha fatto ciò che è nella sua natura e nella mattina ha sbuffato un po’ di cenere costringendo alla chiusura operativa l’aeroporto di Catania. Molti voli sono stati dirottati su altri aeroporti siciliani tra cui Comiso. Per mia scelta ho deciso di riprogrammare la mia partenza su Comiso per evitare incertezze sulla partenza considerati i miei improrogabili impegni di lavoro, facendo la considerazione “meno male che abbiamo questo aeroporto a meno di un’ora dal luogo di residenza e pensando tra me e me del perché la società SAC non lo inserisce in programmi di sviluppo” abbandonando velocemente questi pensieri perché conscio che è un problema politico (inutile girarci attorno) ed un problema di interessi economici.

Bene, arrivo puntuale ai controlli e con la comodità di un piccolo aeroporto in pochi minuti sono dentro una attesa dell’apertura del gate. Sguardo sempre vigile al monitor per controllare il gate assegnato (a Comiso sono solo 3) ma considerato che in tabellone alle ore 16:00 c’erano 5 o 6 voli programmati e quindi un bel numero di passeggeri nella sala d’attesa.
Volo programmato alle 17:00 imbarco alle 16:20.
Nell’attesa faccio un giro sui social e tra i post recenti noto alcuni con la lista dei voli dirottati su Comiso pubblicati da membri Iblei del board, e tra me e me penso (peccato che non riescano ad incidere sulla società e sulla politica regionale neanche dall’interno per sviluppare questo aeroporto).
Alle 16:40 il monitor non segna nulla e mi faccio spazio tra la folla per chiedere notizie e aggiornamenti al gate, la risposta che ottengo è deprimente: “aggiorneremo i monitor ma stia qui che questo è il gate di imbarco e tra 5 minuti apriamo”, ed inizia la commedia all’italiana.

Apre il Gate 3, imbarco per Roma, sul monitor del gate resta indicata la destinazione Pisa, sui monitor delle sale non cambia nulla, ma nel frattempo sono partiti altri 3 voli che restano in bella vista nei monitor senza alcun aggiornamento.
Gli addetti all’imbarco chiamano il volo utilizzando l’impianto interno di filodiffusione che gracchia e risulta incomprensibile, mi trovavo lì ed assieme ad altri 20 passeggeri che ci eravamo radunati davanti al gate onoriamo le procedure d’imbarco, passiamo al di là del banco e attendiamo il trasporto in aereo. Il problema è che siamo in 25 e non si presenta nessun altro al gate, i due addetti chiacchierano tra di loro e a quel punto decido di prendere l’iniziativa ricordando loro che il monitor segna Pisa e che i monitor in sala non si sono aggiornati.
Con il loro sguardo smarrito mi rispondono prima i poi qualcuno li aggiornerà, non vede che siamo intasati dal lavoro?
Le ricordo, caro direttore di Rgausanews, che in programmazione a quell’ora c’erano solo 6 voli e a Comiso ci sono 3 gate disponibili, quindi se penso a una equa divisione 2 voli a gate,  operazioni più che normali... 
Per farla breve, il volo è decollato alle ore 20:18 (programmato alle 17:00), in parte per l’attesa dei passeggeri provenienti da Catania in bus (e anche se l’attesa a bordo è stata snervante, capisco e sto zitto perché se mi fossi trovato nella situazione dei passeggeri di Catania avrei gradito anche io la riprotezione su Comiso), ma la cosa assurda è che i passeggeri già presenti a Comiso sono stati imbarcati in 5 volte perché nessuno si presentava al gate, perché i monitor non davano indicazioni, perché nessuno capiva ciò che si microfoni veniva detto!
Primo imbarco i primi 20 passeggeri subito, e altri 4 imbarchi da 2 passeggeri per volta ogni 15 minuti perché a detta degli assistenti di volo andavano a cercarli tra i presenti in sala, scene da terzo mondo.

La mia riflessione che voglio condividere con Lei è che non ci meritiamo questo aeroporto, che capisco perché le compagnie non lo preferiscono ad altri aeroporti, per via di una inadeguatezza operativa, organizzativa e manageriale.
A nulla valgono i post dei rappresentanti Iblei in SAC perché se questo è il modo di operare un’attività così importante, penso che dovrebbero riflettere bene se lasciare la poltrona o nel caso più probabile di attaccamento alla poltrona di non postare nulla e incassare il loro compenso in silenzio, perché chi viaggia sicuramente non apprezza i servizi di incompetenti operatori a Comiso (colpa non loro ma di chi li dirige e coordina) e soprattutto guardano i post la considerazione di noi passeggeri non è positiva.
Mi scuso per essermi dilungato, ma di questa esperienza vissuta, con centinaia di turisti che erano in sala, mi sono vergognato per lo spettacolo che la nostra terra propone e a volte penso che veramente ci vuole coraggio ad investire sul turismo in questa “buttanissima” terra!
E chiudo con una preghiera ai miei concittadini ragusani, abbandonate l’idea dell’aeroporto di Comiso come hub importante per la nostra terra perché fino a quando lo lasciamo in mano a questi incompetenti nulla si risolve.


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