Ragusa - In riferimento alla nota pubblicata su Ragusa news domenica 2 maggio u.s. dal titolo “Fedez, la RAI e i sindacati che non contano più neanche a casa loro” a firma di Giuseppe Gaetano, il segretario generale della CGIL di Ragusa, Peppe Scifo interviene al fine di ripristinare, attraverso una precisazione, la verità dei fatti e rendere un servizio completo alla pubblica opinione.
Nella nota Peppe Scifo, precisa:
“Nel mondo dove tutto sembra essere in crisi, dove tutto è finito, dove il degrado morale e politico procede dritto pressoché incontrastato, senza che nessuna “isola” possa dichiararsi “felice” irrompe la vicenda di Fedez al 1° maggio.
Ovviamente il discorso dell’artista è condivisibile rispetto alle questioni trattate, i diritti civili e la liberta di espressione soprattutto in ambito di servizio pubblico. La questione che però qui intendo rilevare non riguarda il merito delle parole di Fedez, bensì un articolo di Ragusa news dove viene scritto testualmente: “Nel putiferio scatenato da Fedez al Primo Maggio colpisce l’assordante silenzio dei confederali, che sono gli organizzatori del Concertone.
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Sono Cgil, Cisl e Uil i “titolari” ufficiali dell’evento, non la Rai che semplicemente manda in onda uno show che, altrimenti, si terrebbe comunque, oggi più che mai con tutti i canali social a disposizione”. E ancora (...) “non si riesce a trovare una dichiarazione da parte dei sindacati su quanto accaduto, segno che davvero ormai non contano più nulla. Neanche a casa loro.”
Leggendo questo articolo lo sconforto cresce ancora di più, perché in questa vicenda, e nella crisi alla quale fa riferimento Ragusanews andrebbe aggiunto anche questo, e cioè, che c’è anche l’informazione che non si informa in questo mondo senza speranze. Bastava navigare sui siti , i social della CGIL Nazionale per leggere le posizioni ufficiali rispetto all’accaduto.
Perché molte testate nazionali hanno riportato anche la telefonata nella notte tra il 30 aprile e il 1° maggio fatta da Fedez a Landini. In questa telefonata Fedez chiede a Landini se per il concertone del 1° maggio esiste un regolamento che prevede appunto il controllo degli interventi. Landini risponde a Fedez che non esiste nessun regolamento.
Dopo l’accaduto nella pagina della CGIL nazionale viene pubblicato un post dal titolo “DIFENDIAMO LA LIBERTA’ DI ESPRESSIONE” e subito dopo Collettiva organo ufficiale della CGIL nazionale pubblica, a firma della giornalista Martina Toti un pezzo dal titolo “Fedez, Salvini e la Rai: la libertà di espressione e quella di genere sono un diritto” nel quale viene ribadito il sostegno della CGIL e a Fedez e viene criticata la condotta della Rai.
Invito pertanto la redazione a diffondere informazioni e notizie esatte quando queste riguardano fatti precisi. Poi il Sindacato, e la Cgil possono essere criticate nel merito delle questioni politico-sindacali che possono essere più o meno condivisibili. Resto s Vostra disposizione per qualsiasi approfondimento, su queste e altre questioni, compreso il tema della crisi di rappresentanza e più in generale della democrazia.”