Lettere in redazione Pozzallo

La pericolosissima circonvallazione di Pozzallo, cosa aspettiamo?

Ci scrivono i lettori vittime di incidenti stradali lungo la circonvallazione. E' una sollevazione popolare

https://www.ragusanews.com/immagini_articoli/19-07-2023/la-pericolosissima-circonvallazione-di-pozzallo-cosa-aspettiamo-500.jpg La pericolosissima circonvallazione di Pozzallo, cosa aspettiamo?


Pozzallo - Egr. Libero Consorzio ex Provincia di Ragusa,

sono con la presente a scriverLe in quanto, da turista abituale della zona Pozzallo-Sampieri-Scicli, non posso che sottoscrivere l'articolo che leggo oggi pubblicato sul sito "Ragusa News" avente come titolo "Chiudete la circonvallazione di Pozzallo. E' un attentato".

L'articolo in questione è il seguente:

https://www.ragusanews.com/lettere-in-redazione-chiudete-la-circonvallazione-di-pozzallo-e-un-attentato-185452/

Nulla di nuovo nell'articolo, se non fosse che tale situazione perdura da diversi anni e che pure io, in passato, ho dovuto ricorrere alla riparazione degli pneumatici per lo stato pietoso della ormai nota Strada Provinciale 66, in particolare nel tratto di circonvallazione di Pozzallo, attorno al citato viadotto. Così anche mio suocero, originario della zona, che con autovettura a noleggio sostenne al tempo un costo di riparazione la cui somma coprì quasi l'intera vacanza, rimanendo l'accaduto nella memoria dell'intera famiglia.

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Che tale strada non sia sottoposta ad ordinaria manutenzione e pulizia (è bene infatti ricordare i cumuli di immondizia che si trovano pure lungo i bordi stradali e le aree di sosta) rappresenta una indicibile vergogna, tanto più sapendo che quel tratto è reso di fatto obbligatorio per chiunque, turista o locale, debba attraversare la zona, non essendo ancora stata completata l'autostrada che - da decine d'anni ormai - dovrebbe portare fino a Gela. E non sarà certo la mera apposizione di segnali stradali indicanti limiti di velocità ai 30 km/ora (30? Ma li avete visti i camion che percorrono quel lunghissimo rettilineo?) che può risolvere definitivamente la questione.

Anche quest'anno mi recherò nella zona del Ragusano e anche quest'anno potrò verificare la cura, o l'incuria, di quel tratto di strada.

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Resta in ogni caso evidente che l'articolo in questione, che mi trova perfettamente d'accordo, è una denuncia che sul piano delle responsabilità civili e penali di chi dovrebbe immediatamente agire, è un precedente che non si può ignorare. Che la responsabilità già oggi riconduce a nomi e cognomi di amministratori pubblici che non possono ignorare lo stato in cui versa quella strada. C'è da sperare che non ci scappi prima poi qualche grave incidente, perchè chi è chiamato a rispondere della programmazione e della manutenzione di strade e viadotti, sarà chiamato a rendere conto delle azioni poste in essere per la sicurezza e l'incolumità di pedoni, motociclisti e automobilisti.

Rimango nella speranza che qualcosa possa essere immediatamente fatto. Almeno sul piano della prevenzione.

Distinti saluti
Ing. Francesco Volani
Trento


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