Lettere in redazione Ragusa

Tonino Solarino: la mia difesa di Nello Dell'Agli

Riceviamo e pubblichiamo una lettera dell'ex sindaco di ragusa, Tonino Solarino

https://www.ragusanews.com/immagini_articoli/21-07-2023/tonino-solarino-la-mia-difesa-di-nello-dell-agli-500.jpg Tonino Solarino: la mia difesa di Nello Dell'Agli


Ragusa - Conosco Nello Dell'Agli da quando eravamo ragazzi. Esattamente da 48 anni. È uno dei miei amici più cari. È il fratello che non ho avuto.
Abbiamo condiviso tutte le tappe importanti della nostra vita. È stato testimone delle mie nozze e ricordo ancora con commozione le parole di augurio che allora rivolse a me e a Rosaria. E' persona molto cara a mia moglie, ai miei figli, ai miei familiari tutti, ai nostri comuni amici. Abbiamo insieme frequentato i salesiani e condiviso tante esperienze di ricerca e crescita spirituale. A lui devo la passione per la lectio Humana e la lectio Divina.

Nello è un anno più grande di me e spesso lui ha aperto delle strade che ho seguito ricevendone sempre bene. Così abbiamo conseguito la laurea in psicologia nella stessa università e la specializzazione in psicoterapia nello stesso istituto. Lui con risultati sempre più brillanti dei miei. Ancora oggi, dopo tanti anni, tutte le volte che stiamo insieme me ne torno a casa arricchito nell'anima, nel cuore, nella mente... Oggi ho nel cuore tristezza, sgomento, rabbia, sentimenti di impotenza nel vedere come è stato crocifisso. Potrei essere di parte, per l'affetto che a lui mi lega, e sarei stato accanto a Nello anche se avesse commesso degli sbagli perché gli amici, se sono tali, ci sono sempre.

Ma ho letto con scrupolo tutta la documentazione processuale a cui ho potuto avere accesso, ho letto la sentenza, ho letto con attenzione le testimonianze degli accusatori, ho parlato con alcuni vescovi che come me hanno seguito le vicende e posso gridare ad alta voce che il processo che è stato fatto contro Nello è una mostruosità giuridica e che Nello è innocente. Posso gridare che questo processo è stato fatto con una sentenza di colpevolezza già precostituita. Mi è di conforto la serenità interiore di Nello, pur con gli inevitabili momenti di sconforto e di sofferenza.

Nello è saldamente ancorato alla sua fede nel Signore della Vita, nel suo amore alla Chiesa che per lui si è rivelata matrigna, nella sua fede nel Giudice Divino. Ho letto che il Vescovo Pino ha esternato tutto il suo dolore per la scelta fatta a Roma (che ha subito) e che ha invitato la comunità ad esprimere vicinanza a Nello e a pregare.

Prego con Nello e per Nello e per la Chiesa che amiamo e che tutti noi vorremmo più giusta e fraterna. La comunità diocesana è ferita e attonita. Non può essere questo il finale. Mi sento impegnato a fare di tutto perché la verità si affermi. So che siamo in tanti ad avere nel cuore questa determinazione e questa speranza.


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