Roma - «Ieri sera era prevista la partecipazione di Maria Rosaria Boccia alla mia trasmissione, definita lunedì, con un’intervista singola a lei condotta da me; e poi, su sua esplicita richiesta, allargata ad altri giornalisti, i cui nomi le erano stati comunicati con ampio anticipo (Concita De Gregorio, Annalisa Chirico, Alessandro Sallusti e Andrea Scanzi). Fin dal giorno prima, quando abbiamo concordato i termini della sua partecipazione, Maria Rosaria Boccia sollecitava che le venissero comunicate per iscritto le mie domande, richiesta che non abbiamo mai accolto per nessun ospite». Inizia così il lungo post - pubblicato sull'account di «È sempre CartaBianca» - con cui Bianca Berlinguer spiega la mancata partecipazione di Maria Rosaria Boccia alla sua trasmissione, ieri sera, su Rete4.
«Dunque», prosegue la giornalista, «ho inviato alla dottoressa Boccia una sintesi dei temi generali che avremmo trattato nel nostro faccia a faccia, precisando inoltre che sarebbero stati gli altri giornalisti a decidere quali domande porle nel successivo talk. Quando ci siamo incontrate ho confermato che, da parte mia, non ci sarebbe stata la minima preclusione nei confronti di qualunque notizia o "verità" che lei avesse voluto raccontare. Fin dal primo momento mi sono convinta che l’unico punto di contrasto fosse la mia indisponibilità a fornirle in anticipo e per iscritto le domande che le avrei posto».
Nel post emergono poi ulteriori dettagli. «Poche ore prima della messa in onda, Maria Rosaria Boccia ci ha mostrato la trascrizione, da lei realizzata, di un presunto colloquio tra Gennaro Sangiuliano e sua moglie in cui l’ex ministro avrebbe affermato di non aver avuto una relazione intima con Boccia. Questo insieme alle ipotesi sul fatto che la sua mancata nomina a consulente del ministero fosse dovuta o alla preoccupazione per un eventuale conflitto d’interessi o alla pressione della moglie di Sangiuliano o alle carenze del suo curriculum o infine all’intervento di Arianna Meloni».
«Quando io ho cominciato a chiederle quali prove potesse portare a sostegno di affermazioni così impegnative, la signora Boccia ha dichiarato che non avevo studiato sufficientemente la sua storia, che non ero preparata sulla sua vicenda e che tra noi non ci fosse il feeling necessario; accusandomi di essere interessata solo al gossip e al pettegolezzo politico anziché alle “verità” non ancora rivelate che avrebbe voluto raccontare. Per quanto riguarda l’accusa di essere stata trattenuta in camerino contro la sua volontà, c’è solo da sorriderne. In trentacinque anni di professione non mi ero mai trovata in una situazione simile e da questo momento non intendo più replicare alle affermazioni di Maria Rosaria Boccia». La replica, punto su punto, che arriva dopo che la sua mancata ospite, in mattinata, aveva pubblicato un post su Instagram precisando che il suo forfait era dovuto al fatto che a «È sempre CartaBianca», a suo dire, «non c’era l’intenzione di ascoltare la verità, ma piuttosto di trasformare il tutto in un dibattito politico e in gossip». Maria Rosaria Boccia aveva ricostruito i fatti precisando che il primo blocco dell’intervista era dedicato «unicamente a definire i contorni chiari della vicenda». Questa «base di verità solida», aveva spiegato, le avrebbe permesso di entrare nel secondo blocco della trasmissione, dedicato alle domande dei giornalisti ospiti, di «cercare la verità autentica, evitando il gossip e qualsiasi possibile strumentalizzazione politica». Secondo Boccia però, non si sarebbe mai discusso «del tipo di domande che avrebbero fatto nelle due ore in cui sono stata trattenuta nel camerino della insistente e reiterata volontà di farmi partecipare alla trasmissione, e quindi contro la mia volontà, avendo dichiarato sin da subito la volontà di andare via».
Berlinguer invece sostiene che Boccia si sarebbe presentata a CartaBianca dicendo di voler introdurre due elementi di novità. Il primo: la prova dell’assenza di una relazione sessuale tra lei e l’ex ministro Sangiuliano. Circostanza che avrebbe comprovato, esibendo curiosamente non la registrazione ma la trascrizione della conversazione che il giornalista le avrebbe fatto ascoltare, via telefono, tra lui e la moglie. Un botta e risposta in cui la consorte si sarebbe opposta all’ipotesi di un incarico a Boccia. In questo scambio sarebbe emerso il particolare relativo alla natura della relazione tra Sangiuliano e la sua accusatrice. Ma è il secondo elemento di novità quello più foriero di polemiche: Boccia avrebbe sostenuto di poter provare che, a opporsi al suo incarico, sarebbe stata la sorella della premier Giorgia Meloni: Arianna. Questione sulla quale interviene a stretto giro la stessa imprenditrice per confutare le tesi sostenute da Berlinguer. «Lei mi ha chiesto di Arianna Meloni e della nomina. Io le ho risposto che sapevo dell'esistenza di un colloquio tra Sangiuliano ed Arianna Meloni ma non che fosse stata lei a bloccare la nomina», scrive Boccia su Instagram. L’impressione di chi ha incontrato ieri l’ospite dietro le quinte è che lei fosse arrivata già molto dubbiosa all’appuntamento con Mediaset. Tra i motivi della tensione, probabilmente il fatto di dover andare in diretta, senza la possibilità di rivedere il registrato. Di certo Boccia ha chiesto di conoscere le domande di Berlinguer appena dopo accettato l’invito della conduttrice: invito che Berlinguer, secondo chi l’ha sentita, giura di aver inviato senza che nessuno glielo abbia chiesto, dandone notizia, dopo la risposta affermativa, al direttore dell’Informazione Mediaset Mauro Crippa. Boccia è giunta negli studi del Palatino già truccata e pettinata, accompagnata dal legale Liborio Di Nola, e ha discusso subito del fatto di non conoscere le domande dei quattro giornalisti, con cui pure aveva chiesto di dibattere. «Nessuno l’ha trattenuta - dicono dalla redazione - abbiamo solo provato a convincerla di entrare in trasmissione anche in un secondo momento, mentre Bianca, già in onda, prendeva tempo».