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Carlo Verdone, l'addio a Eleonora Giorgi: "Grazie amore mio"

Carlo Verdone, l'addio a Eleonora Giorgi: «Grazie amore mio, compagna in 2 film fondamentali per la mia e la tua carriera»

https://www.ragusanews.com/immagini_articoli/03-03-2025/carlo-verdone-l-addio-a-eleonora-giorgi-grazie-amore-mio-500.jpg Carlo Verdone, l'addio a Eleonora Giorgi: "Grazie amore mio"


Roma - Carlo Verdone, su Instagram, saluta Eleonora Giorgi, morta oggi a 71 anni dopo aver combattuto contro un tumore al pancreas scoperto nel 2023: «Grazie amore mio - scrive Verdone - per essere stata la mia compagna in due film fondamentali per la mia e per la tua carriera. Saremo ricordati per tanto tempo ancora. Grazie per avermi dato la tua leggerezza, il tuo entusiasmo, il tuo sorriso e la tua preziosa amicizia. E grazie per esser stata un grande, coraggioso esempio per tutti in questo anno così duro e spietato. Ti ho ammirato per la tua forza, per la tua saggezza, per il tuo coraggio. Eri sempre sorridente pur nel verdetto. Sarai sempre sempre nel mio cuore. A tutti i tuoi cari il mio abbraccio più forte. Eleonora sei stata un grande, grande esempio di vita. Non dimenticherò i tuoi ultimi messaggi pieni di dolcezza e vero affetto. Dio ti benedica e ti accolga nel suo grande abbraccio». 

Quel personaggio le somigliava «parecchio - ha raccontato nel 2022 l'attrice al Corriere - perché Carlo mi aveva permesso di ritagliarmi su misura il personaggio insieme al costumista Luca Sabatelli. Ero all'apice del successo e qualcuno mi disse: "Ma perché perdi tempo con questa cosetta?". "Sarà un film leggero e profumato come il talco", mi disse Carlo dopo aver deciso finalmente il titolo». Con questo film Giorgi ha vinto il David di Donatello e il Nastro d'Argento come migliore attrice protagonista. «È stato il più bel ruolo della mia carriera e uno dei personaggi femminili più riusciti del cinema italiano - ha detto Giorgi -. Io ero all'apice della carriera, Carlo aveva avuto uno straordinario successo con i suoi primi film "Un sacco bello" e "Bianco Rosso e Verdone". Avevo un desiderio folle di lavorare con Verdone e lanciai un appello che lui raccolse». Nacque così, dalle loro conversazioni, il ruolo di Nadia, in cui Giorgi dichiarò di riconoscersi: «Anch'io ero una bionda spumeggiante e un po' ingenua». Celebre divenne la battuta femminista del personaggio: «Anch'io ho diritto alla mia dimensione, mica posso fare la casalinga».


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