Claudia Rivelli, l’attrice, 71 anni, è stata arrestata dopo un’irruzione in casa delle forze di polizia romana che da mesi indagavano sull’arrivo di importanti quantitativi di Gbl (la cosiddetta droga dello stupro).
Ci sono le madri che ai figli all’estero mandano pacchi con olio, conserve e altri prodotti gastronomici italiani. Invece l’attrice Claudia Rivelli, sorella della più nota Ornella Muti ( Francesca Romana Rivelli) , stava per spedire a Londra al figlio Giovanni Leone (nipote dell’omonimo ex presidente della Repubblica), un litro di Gbl, la cosiddetta «droga dello stupro». Per questo la 71enne - protagonista negli anni ’70 di fotoromanzi - è stata arrestata per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Da 3 mesi gli agenti della sezione di polizia giudiziaria di Fiumicino stanno indagando sull’arrivo in aeroporto di grossi quantitativi di Gbl. Mercoledì scorso gli agenti, si sono messi sulle tracce di un pacco «sospetto»: hanno seguito il corriere per capire dove veniva recapitato e si sono stupiti quando lo hanno visto entrare in un elegante condominio di via della Camilluccia, quartiere residenziale tra i più costosi di Roma. A quel punto hanno fatto irruzione nell’appartamento dov’era diretto il fattorino: ad aprire la porta Claudia Rivelli.
Nel pacco appena consegnato c’era un flacone da un litro di un liquido inodore e incolore (che poi dagli esami è risultato essere la sostanza in grado di inibire la volontà e cancellare i ricordi, nota appunto come «droga dello stupro»). Sul tavolo della cucina gli agenti hanno trovato un altro contenitore da un litro contenente la stessa sostanza, mentre un terzo flacone, identico, si trovava imballato sul divano. La donna - che abita con la sua domestica, essendosi separata dall’avvocato Paolo Leone, figlio del politico della Dc eletto Capo dello Stato nel 1971 - ha spiegato ai poliziotti che uno di quei flaconi avrebbe dovuto spedirlo al figlio Giovanni, residente a Londra. Da qui sono scattate le manette per la Rivelli.
Ha raccontato di utilizzarla per le pulizie di casa, come una specie di acquaragia, ma in realtà si trattava di Gbl, la cosiddetta droga dello stupro. La storia di Claudia Rivelli, sorella dell'attrice Ornella Muti, ha del grottesco e rischia di far discutere molto.
Nonostante le spiegazioni fornite, Rivelli ha trascorso una notte in cella di sicurezza, per poi presentarsi al palazzo di giustizia in piazzale Clodio. "Ci vuole dire che usava la droga per fare le pulizie di casa?", ha chiesto alla donna il giudice che ha poi convalidato l'arresto: "Per me era un detergente come altri. Altrimenti una madre, sapendo che era droga, non l’avrebbe spedito al figlio. E il mio non fa uso di stupefacenti". Per Claudia Rivelli il pm Mario Pesci aveva chiesto i domiciliari. La prima prima udienza del processo è fissata per il prossimo febbraio.