Scicli - "Un anno fa, l'8 novembre dello scorso anno, ero ricoverato in terapia intensiva. E non è una cosa facile da raccontare. E vorrei raccontarla a tutti coloro che lo 'negano', bastava venirmi a trovare". Lo ha detto il conduttore tv Gerry Scotti, che in questi giorni è stato in vacanza a Scicli. "Se dieci giorni dopo sono stato giudicato guarito e ancora 'utilizzabile' per i prossimi vent'anni, questo lo devo all'organizzazione della Regione Lombardia, alla sua macchina sanitaria e agli uomini e alle donne che ci lavorano", ha sottolineato Scotti.
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Gerry Scotti aveva parlato dei momenti di paura vissuti nel novembre 2020 già in un'intervista al Corriere della Sera. «Ero in una stanzina, di là c’era la sliding door della vita di tantissime persone. Con due altri pazienti ci strizzavamo l’occhio, dai che ce la fai. Ho appurato che quella era l’ultima porta. Se decidevano di aprire quel varco... Io li vedevo tutti, vedevo 24 persone immobili, intubate, come nei film di fantascienza. Pregavo per loro invece che pregare per me», aveva dichiarato Scotti, che all’ultimo atto, fortunatamente, non è mai arrivato. «Mi hanno fatto indossare il casco salvifico, è l’ultimo step indolore della terapia prima che ti intubino […] L’avevo visto in tv, letto suoi giornali, mi sembrava fantascienza. Ricordo lo slogan: il casco ti salva la vita. Adesso ho capito bene di che casco si tratta».
Il conduttore ha anche confidato che in ospedale lo ha aiutato il pensiero della nipote Virginia: «Quando sono stato ricoverato per Covid ed ero grave, il pensiero di mia nipote Virginia mi ha aiutato. Mi sono detto: devo guarire perché tra un mese nasce mia nipote ed io ci voglio essere». Gerry ce l'ha fatta, e a dicembre ha potuto dare il benvenuto alla sua prima nipotina, frutto dell'amore tra il figlio Edoardo e Ginevra Piola. Dopo un periodo di vacanza a Scicli il conduttore televisivo e la compagna Gabriella sono tornati a Milano.