Giorgio Moroder – all’anagrafe Hansjörg Moroder – compie 85 anni oggi 26 aprile. Un’età che racconta Paesi lontani, sfide vinte, premi prestigiosi e la straordinaria tenacia con cui ha saputo scrivere, anticipare e riscrivere il futuro della musica. Nato nel 1940 a Ortisei, in Val Gardena, Giorgio Moroder è il figlio più celebre di una terra trilingue e operosa; un musicista capace di regalare al mondo il Munich Sound e il beat elettronico che ha cambiato per sempre la musica dance.
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La sua carriera inizia da adolescente, con la chitarra in spalla e le esibizioni nei locali da ballo dell'Alto Adige. Ma è Berlino, alla fine degli anni '60, a offrirgli il primo assaggio del mondo che conta. Non ci resta a lungo e Monaco di Baviera diventa presto la sua casa artistica. Qui fonda i Musicland Studios, fucina sonora dove passeranno anche Queen, Led Zeppelin e Rolling Stones. In quegli studi scrive con Donna Summer "Love to Love You Baby" e poi "I Feel Love", brano rivoluzionario, anticipatore della techno e dell’elettronica moderna. È la nascita di un nuovo modo di concepire la musica: Giorgio non si limita a produrre, inventa suoni.
Negli anni '80, Moroder vola a Los Angeles e cambia pelle. Si reinventa compositore per il cinema. Il suo nome è dietro successi planetari come “Fuga di mezzanotte” (Oscar per la miglior colonna sonora), “Flashdance” (Oscar per “What a Feeling”), “Top Gun” (Oscar per “Take My Breath Away” insieme a Tom Whitlock), “Scarface”, “La storia infinita”, “Over the Top”, e tanti altri. È l’unico compositore italiano ad aver vinto tre Oscar, quattro Golden Globe e quattro Grammy Awards.
Nel 2013 il suo nome torna al centro della scena mondiale. I Daft Punk lo coinvolgono in Random Access Memories con il brano “Giorgio by Moroder”. È la conferma definitiva: Moroder è una leggenda vivente, riconosciuta da chi ha raccolto la sua eredità elettronica e l’ha proiettata nel nuovo millennio. Nel 2015 pubblica Déjà Vu, album che unisce la sua estetica musicale alla voce delle nuove popstar, da Sia a Britney Spears.
Moroder non ha mai dimenticato le sue origini. Anche oggi, dall'altra parte dell'oceano, racconta di sentire spesso i suoi familiari rimasti a Ortisei. E ricorda con gratitudine quella terra che gli ha insegnato il rigore, il silenzio e l’armonia dei contrasti. La Val Gardena è orgogliosa del suo figlio più illustre. Lo celebra non solo per i successi, ma per l’identità forte che ha mantenuto nel tempo, per quella capacità rara di portare l’Alto Adige nel mondo e il mondo in Alto Adige.
A 85 anni, Giorgio Moroder è un ponte sonoro tra le montagne ladine e le metropoli globali, tra la melodia artigiana e l’elettronica da studio. È un uomo che ha fatto ballare il mondo e che ora lo farà sognare di nuovo al Light & Music Show di Bressanone, dal 21 novembre al 6 gennaio. Il cerchio si chiude (o forse se ne apre uno nuovo), Giorgio Moroder torna idealmente a casa. Per i dieci anni dello spettacolo multimediale di luci e musica ha composto una colonna sonora originale, pensata appositamente per la città altoatesina che lo ha voluto omaggiare con un evento speciale.