Treviso - A prima vista potrebbe sembrare il programma televisivo più “patriarcale” del 2024: un docu-reality in cui quattro uomini (e una donna), imprenditori agricoli, devono scegliere fra cinque corteggiatrici (e corteggiatori, nel caso della concorrente) chi è disponibile a lasciare la città con le sue comodità per trasferirsi in campagna a zappare la terra e a spalare il letame. “Il contadino cerca moglie” sul canale Nove e in streaming su Discovery+ ha visto invece la de-costruzione del trito modello tronista&pupa grazie soprattutto alla veneta Roberta Mussato, «la super-cittadina di questa ottava edizione» per citare la definizione del conduttore Gabriele Corsi, alludendo al fatto che per la prima volta ha preso parte alla trasmissione una ragazza italiana residente in una metropoli estera. Partita da Padernello di Paese, dopo 18 anni a Londra la trevigiana ha pure ottenuto la cittadinanza britannica, ma è anche una giramondo che finora ha visitato 53 Paesi, compresi Sri Lanka, India e Nepal dov’è maturata la decisione della sua vita: diventare una “life coach” per aiutare le persone a crescere e migliorarsi. Sognando nel frattempo di trovare l’amore, finché la 46enne ha vinto la puntata finale di giovedì sera nella fattoria del romagnolo Loris. «Ma dopo una breve frequentazione, ci siamo lasciati: eravamo troppo diversi», confida ora, grata comunque per l’esperienza vissuta.
La partecipazione alla produzione di Fremantle per Warner Bros è una storia nella storia di “Roby”, interprete specializzata nei settori della medicina (ad esempio per le coppie italiane in cura nelle cliniche britanniche della fertilità) e dei parrucchieri (per il celebre marchio Toni&Guy), ma a lungo pure sottotitolatrice per non udenti e tuttora voce per audiolibri, pubblicità, radio e tivù. «La svolta è arrivata nel 2018 – racconta – al culmine di una profonda crisi personale. Per allontanarmi fisicamente dai problemi che sentivo di avere, sono partita con lo zaino in spalla per il Sud-Est asiatico. Mi sono detta: se tutto il mio dolore proviene da aspettative non soddisfatte, voglio scoprire come può essere un’esistenza senza programmi. In quei tre mesi ho cambiato la visione della vita, perché ho scoperto che siamo sempre guidati e immensamente amati: basta imparare ad accogliere le opportunità. Dopo aver avuto la mia prima “visione”, notando la sigla “Nlp” in un graffito, ho scoperto la programmazione neurolinguistica e mi sono messa a studiare “life coaching” anche negli Stati Uniti fino al grado master».
Il diario di viaggio è divenuto il libro “Universo, mi affido a te”. E durante un’altra vacanza, questa volta fra Messico e Guatemala, la trevigiana-londinese ha voluto cogliere un altro segno del destino: «Dopo una potente meditazione all’alba, mi è comparsa su Instagram la pubblicità del programma “Il contadino cerca moglie” e ho deciso di candidarmi per la selezione». Il resto è cronaca delle ultime settimane, quando è andata in onda la sintesi («Peccato che il montaggio abbia tagliato molto») della settimana di registrazioni avvenute dal 13 al 20 luglio. Quel giorno Loris ha finalmente compiuto la sua scelta tra le finaliste Maria ed appunto Roberta, capace con il suo stile ironico e determinato di portare in prima serata temi come «il potere dell’allineamento, l’attenzione per le parole, la forza delle emozioni, il valore dell’integrità, la consapevolezza che le donne non devono competere fra di loro per compiacere un uomo ma essere se stesse». Dopo aver trascorso insieme qualche giorno prima a Carpineta e poi a Londra, Roberta e Loris hanno deciso di rimanere solo amici. «Progetti per il nuovo anno? Capire se c’è posto per una coach in un reality, scrivere un secondo libro e trovare l’amore. Lancio un appello agli uomini forti, coraggiosi, emotivamente centrati e con senso dell'umorismo: fatevi avanti...».