Milano - Levante, al secolo Claudia Lagona, dal 13 febbraio dello scorso anno, è mamma di Alma Futura, figlia sua e di Pietro Palumbo, il compagno avvocato, palermitano. In mezzo, cinque album (l’ultimo è Opera Futura), tre romanzi, un matrimonio finito, un film (dove ha un cameo e firma la colonna sonora), otto tournée, due Festival di Sanremo e un X Factor da giudice.
Parla del Lido Jolly, al Corriere della Sera, "il lido della Playa di Catania dove andavamo ogni estate con la mia famiglia". Il padre Rosario Lagona è morto quando lei era bambina. "Avevo 9 anni e cominciai a scrivere testi pregni di dolore, tant’è che quando feci il provino da Teddy Reno, ad Ariccia, lui disse che erano veramente tristi per una ragazzina di 13 anni".
Da Palagonia, dove ha vissuto fino ai 14 anni, si è trasferita a Torino. "Fu un viaggio lunghissimo, in treno, con i miei nonni. Arrivammo il 1° settembre del 2001. Ho frequentato il liceo linguistico Regina Margherita, poi mi sono iscritta in Economia, convinta da mia sorella Rosalia, ingegnere. Dopo due mesi passo a Lettere. Dopo 10 esami e scarso rendimento mia mamma dice: pensaci, forse è il caso che molli tutto e provi a fare la cantante".
Lascia Lettere. "Sì, ma ancora non mollo e mi iscrivo in Psicologia: ho dato solo Filosofia e Inglese. Questa cosa di non essermi laureata mi dispiace". Ha lavorato in un bar. "La Drogheria: stavo lì dalle 10 alle 17. Lavorare era una necessità, avevo accumulato troppe multe: facevo sempre scadere il parcheggio".
Si è anche sposata: con Simone Cogo, musicista. "Nel 2015. E ci siamo lasciati nel 2016, siamo stati insieme due annetti. Siamo ancora amici. È stato un matrimonio di grande passione, in chiesa, eravamo accecati d’amore".
Ha quasi 1 milione di follower. Che effetto fa? "Oggi nessuno. In questi ultimi mesi ho letto cose che mi ero dimenticata si potessero scrivere: critiche e attacchi gratuiti". Si riferisce ai suoi nuovi capelli? "Sì. Va bene essere stupiti del mio cambio di colore, ma non ho chiesto consigli né indetto un referendum. E poi chi l’ha detto che le donne del Sud devono essere scure, avere capelli neri e magari pure i baffi? Fatico ad accettare la libertà degli altri a esprimersi sulle mie scelte".