Messina – Red Ronnie fa la scoperta dell’acqua calda: rifiutandosi di mostrare per puro principio il green pass, che sostiene di avere, stamattina non è stato fatto entrare al Museo regionale, dove voleva andare a vedere i quadri di Caravaggio. Ovviamente non avrebbe potuto finire altrimenti, ma il musicologo/deejay - un po’ come Enrico Montesano - ha un’idea tutta sua del diritto costituzionale e della normativa sulla violazione della privacy.
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“Ho detto che ce l’avevo - scrive sui social a corredo del filmato - e ce l’ho perché ieri ho fatto tampone per prendere l’aereo, ma che non intendevo mostrarlo perché la Costituzione ritiene lo stato di salute di un cittadino un dato sensibile protetto dalla privacy. Ho detto anche che gli avrei firmato una dichiarazione dove asserivo di averlo lo skif pass, ma di farmelo scannerizzare no”.
“Nulla - continua Red, che di recente è stato in vacanza anche a Ragusa -. Hanno chiamato al telefono il direttore che non ha voluto riceverci e ha detto di chiamare i carabinieri. Impedire di godere della cultura, dell’arte, della musica è un obiettivo primario di questo regime”. In realtà gli organi amministrativi dello Stato si sono già espressi su questi punti, approvando l’obbligo del certificato verde.