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Nanni Moretti torna al Sacher, scherza con Niccolò Fabi, Daniele Silvestri e Max Gazzè

Nanni Moretti torna al Sacher per l'intervista a Fabi, Silvestri e Gazzè

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Roma - Jeans scuri, maglione ruggine, e la graffiante ironia di sempre: è un Nanni Moretti decisamente in forma quello che martedì 8 aprile è comparso sul palco del suo Sacher in veste di intervistatore. L'occasione era la proiezione per il pubblico di Un passo alla volta, il documentario che racconta la storia di Niccolò Fabi, Daniele Silvestri e Max Gazzè, tutti e tre sul palco con Moretti insieme al regista Francesco Cordio. 

È stata la prima uscita pubblica per il regista dopo il ricovero una settimana fa all’ospedale San Camillo dove è stato sottoposto a un intervento al cuore che aveva preoccupato tutti perché Nanni Moretti già lo scorso ottobre aveva fatto ricorso all'assistenza dell'ospedale per un malore. Solo il 6 aprile, appena dimesso, si era collegato da casa in viva voce con il Festival Custodi di sogni - I tesori della Cineteca Nazionale, di fronte alla sala piena nel giorno conclusivo del festival per parlare del restauro di Ecce Bombo. 

"Che cosa apprezzano le persone di voi?”, chiede Moretti ai tre cantautori, e Niccolò Fabi spiega che "apprezzano soprattutto il senso dello stare insieme, senza la smania di essere per forza al centro". Chiede ancora Moretti: "Siccome se ne parla molto nel film diteci qualcosa su Il Locale, che non c'è più", ovvero il locale dove tutto ebbe inizio. "Si chiama in realtà Locale - dice Max Gazzè - è stato dice il piccolo localino che stava in vicolo del Fico, era punto di ritrovo, un periodo in cui a Roma regnavano le cover band, Locale era fico". 

"Qualche decennio prima c'era il Folkstudio", commenta il regista. Risponde Daniele Silvestri: "I tempi erano diversi, ci sono momenti storici in cui capita che si ritrovano insieme le persone giuste e l'elenco delle persone che sono uscite da quel posto facendo il loro mestiere a livelli alti è infinito". Moretti chiude chiedendo: “Di cosa avevate paura facendo questo documentario, che racconta tre voci, un'amicizia, un viaggio lungo trent'anni. Dal piccolo palco di un locale romano fino al grande evento del Circo Massimo del 6 luglio 2024, passando per i tour, i viaggi, le prove, i concerti e l'amore per la musica che vi ha uniti”. E i tre sorridono.

Il documentario, in sala per tre giorni fino al 9 aprile (produzione Fandango, in associazione con Otr Live, in collaborazione con Rai Documentari e con il contributo del Fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e dell'audiovisivo del ministero della Cultura), racconta l'amicizia dei tre cantautori e fa rivivere il concerto del Circo Massimo, dieci anni dopo l'esperienza a tre de Il padrone della festa.


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