Palermo – Dopo aver bastonato per bene le amministrazioni dei comuni dove ha soggiornato, dai rifiuti al sole di Noto alle centinaia di bare ancora accatastate al cimitero dei Rotoli di Palermo, Selvaggia Lucarelli saluta la Sicilia portandosi appresso come souvenir un gattino, battezzato “Arancino” per via del colore del pelo e in onore del cibo-simbolo della terra che l’ha ospitata e che, tra tanti problemi, le ha regalato anche dei momenti felici a Scicli. Buon rientro a Milano e alla prossima estate!
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