Catania - 'SMacherATe', ovvero le mascherine realizzate dagli scarti del latte. Sono le mascherine anti-droplet ecologiche e biodegradabili.
Saranno realizzate in plastica sostenibile ottenuta dagli scarti del latte grazie a un progetto finanziato nell’ambito della call FISR 2020 “Prima fase” lanciata dal Ministero dell’Università e della Ricerca finalizzata ad affrontare le nuove esigenze e questioni sollevate dalla diffusione del virus Sars-Cov-2 e dell’infezione Covid-19.
Il progetto – che sarà sviluppato da tre unità di ricerca afferenti al Cnr-Ismn e alle Università di Catania e “Tor Vergata” di Roma- affronterà il problema dell’impatto ambientale delle mascherine con un approccio sostenibile. Le “nuove” mascherine anti droplet, infatti, saranno realizzate in plastica sostenibile ottenuta dagli scarti del latte eliminando del tutto, così come avviene allo stato attuale, l’utilizzo dei materiali plastici provenienti da sorgenti non sostenibili e non rinnovabili.
Da anni a Roma studiano i peptidi e la caseina contenuti nel latte e le loro potenzialità. Attraverso un sistema brevettato, si riesce a prelevare una fibra dalla quale si potrebbe ricavare il tessuto non tessuto adatto ai dispositivi di protezione. I processi avvengono attraverso delle reazioni chimiche e delle miscele che trasformano gli scarti in prodotto finito. Dopodiché il materiale prodotto dovrà essere testato. Il processo di ricerca è iniziato, forse a breve vedremo le smascherate sul mercato.