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Stanley Tucci e il tumore alla lingua

Stanley Tucci e il tumore alla lingua: «Il sapore era così orribile. L'ho scoperto dopo un dolore alla mascella. Mia moglie mi ha costretto alla chemio»

https://www.ragusanews.com/immagini_articoli/13-10-2024/stanley-tucci-e-il-tumore-alla-lingua-500.jpg Stanley Tucci e il tumore alla lingua


«Pensavo di avere fame ma il sapore in bocca era così orribile». Stanley Tucci (New York, 1960) ha raccontato al The Guardian del suo tumore alla lingua. Una condizione di vita che lo ha segnato molto: «Ero così debole. Salire le scale era uno sforzo supremo». Ancora oggi ha difficoltà a deglutire, ma anche grazie alla vicinanza della moglie Felicity (si sono sposati nel 2012), è riuscito a superare la malattia: «Ci sono grandi parti che non ricordo. Lei vi potrà parlare di quella volta in cui sono crollato a terra, di cui non ho alcun ricordo. So però di essere stato così infelice e nauseato che non riuscivo a sollevare la testa dal cuscino». La star di Hollywood, noto al grande pubblico per film come Il diavolo veste Prada, si è raccontato al The Guardian. 

Il tumore alla lingua è tra le più diffuse tipologie di tumore alla bocca, una malattia dal tasso di mortalità significativo ma non particolarmente diffusa. Le neoplasie della bocca rientrano fra i tumori della testa e del collo. In Italia ogni anno vengono diagnosticati circa 4mila casi di tumori alla bocca, più frequenti negli uomini che nelle donne. Come spiega l'associazione italiana per la ricerca sul cancro (Airc), le sottosedi più colpite sono il labbro inferiore, la lingua e il pavimento orale anteriore. I principali fattori di rischio per i tumori del cavo orale sono il fumo di sigaretta e il consumo di alcol. I tumori del cavo orale possono essere provocati anche da traumi ripetuti della superficie interna della bocca, come per esempio quelli derivanti dall’errato posizionamento di protesi dentarie. Altre cause possono essere la scarsa igiene orale e la masticazione di tabacco. 

Ogni dolore alla bocca, ferita che non si rimargina o gonfiore persistente deve essere esaminato da un medico. Non vanno sottovalutati lesioni della bocca, anche se piccole o indolori. Va prestata particolare attenzione anche qualora non si riesca a masticare correttamente o si provi dolore in un punto preciso nell'indossare una dentiera o una protesi. Il tumore alla bocca può anche causare dolore all'orecchio.

Tucci racconta che tutto è cominciato nel 2017 con un forte dolore alla mascella: «Dolore non era la parola giusta. Poi si espanse nella mia gola». Dopo due anni gli trovarono un tumore alla base della lingua. Capiamo come funziona la diagnosi, considerando che se riconosciuto in fase precoce questo cancro può essere curato con successo. Spesso la conoscenza insufficiente di queste neoplasia porta a sottovalutare i sintomi. Spesso viene confuso con altre malattie meno gravi. Per individuare i tumori si ricorre all'ispezione visiva e alla palpazione della bocca e della lingua. Ogni lesione sospetta della mucosa deve essere sottoposta a biopsia attraverso il prelievo di una piccola porzione di tessuto. 

Solitamente i tumori del cavo orale sono curati con l'asportazione chirurgica della massa cancerosa e dei linfonodi interessati. La radioterapia e la chemioterapia sono usate come terapie adiuvanti postoperatorie dei tumori localmente avanzati, in alternativa alla chirurgia. Si può considerare anche la brachiterapia, un tipo particolare di radioterapia che prevede l'impianto di piccole sorgenti radioattive posizionate a livello del tumore. Tucci inizialmente era contrario al trattamento: «Sapevo molto su questo aspetto e volevo provare dei trattamenti alternativi. Molte persone li provano all'ultimo minuto e ti dicono che non funziona. Se muori invece dopo la chemioterapia, ti dicono solo che il cancro era troppo forte. Alcuni trattamenti alternativi funzionano per le persone. Ogni cancro è diverso, ogni paziente è diversa». Qua è stata fondamentale la moglie Felicity: «Era categoricamente contraria. Era molto insistente. Voglio dire, ha dovuto trascinarmi a calci e urla o non sarei stato lì». Così ha preso la decisione: «L'unica opzione praticabile era trentacinque giorni di radiazioni mirate ad alto dosaggio e sette sedute di chemioterapia a basso dosaggio. Fortunatamente, poiché il tumore non aveva metastatizzato, il trattamento aveva un tasso di guarigione vicino al 90 percento con un tasso di recidiva estremamente basso. Erano cifre molto difficili da contestare. Quindi, alla fine, l'ho fatto perché dovevo farlo».

Le origini calabresi di Stanley Tucci

Il padre, Stanley come lui, insegnante d’arte e la madre, Joan Tropiano, scrittrice. Le origini della famiglia sono calabresi, della provincia di Cosenza il ramo paterno e di quella di Vibo Valentia il ramo materno.


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