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Susanna Messaggio: "Mia figlia Alice è morta a pochi mesi"

Susanna Messaggio: «Mia figlia Alice è morta a pochi mesi. Ho pensato di farmi suora. I miei primi due mariti? Mi hanno tradito. Il terzo è quello giusto»

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Susanna Messaggio ha vissuto un dramma. Forse non tutti lo sanno, pochi se lo ricordano ma «mia figlia Alice non c’è più da trentadue anni. Quando aveva pochi mesi, i medici le scoprirono dei problemi cardiocircolatori. Venne operata, ma un infarto se la portò via». 

A Di Più racconta quel giorno, un dramma. «È stato un dolore fortissimo, inconsolabile. Ma la fede in Dio è sempre stata così forte che mi aiutò anche in quel difficile momento. Pensai che Alice era volata nel paese delle meraviglie. Io credo profondamente in Dio, credo nell’Aldilà e nonostante mia figlia sia in un’altra dimensione, io la sento ancora vicino a me. Sento che mi protegge dall’Alto». Al settimanale diretto da Osvaldo Orlandini, la storica conduttrice degli anni Ottanta di Mike Bongiorno racconta la sua fede: «Fu un momento triste, ho sofferto molto in quei mesi. E ho invocato Dio per darmi la forza di andare avanti, come lo avevo invocato quando capii che mia figlia stava molto male». 

Susanna ricorda che «tempo fa entrai nella chiesa della Mercede, a Sanremo. Mi ritrovai immersa in un’atmosfera spirituale bellissima. Vedevo le suore che pregavano, mangiavano insieme, vivevano in pace, in un bel giardino di fronte al mare della Liguria. Per un attimo pensai: adesso che sono più grande mi piacerebbe farmi suora...». Lo farà per davvero? «Non lo so. Il desiderio di dedicare questi anni della mia vita a Dio mi è venuta, ma è un’idea». Una fede che nasce da lontano: «In famiglia avevamo anche uno zio prete, Sandro, fratello di mia madre. Poi si innamorò di mia zia e abbandonò l’abito talare. Ricordo che da bambina recitavo il Rosario con mia madre e mia nonna e cantavo nel coro della chiesa». Oggi in chiesa continua andarci ma «preferisco entrare nella casa del Signore quando non c’è nessuno». 

Matrimonio naturalmente in Chiesa, nella casa del Signore con Mauro Serena, ingegnere altoatesino: «Avevo una cotta fortissima. Ma all’epoca non ti potevi dare nemmeno un bacio in pubblico. Così, qualche anno dopo decidemmo di sposarci in una chiesetta tirolese, a Kimaten, che mi piaceva tantissimo. Ci mettemmo insieme che avevo quindici anni, ci unimmo in matrimonio qualche anno dopo. Ma a ventitré anni, non avendo avuto figli, decidemmo di separarci. Facevo avanti e indietro tra Milano e Bolzano, ma non mi ci vedevo a fare la casalinga». Un matrimonio, poi un altro. Finito male anche questo racconta sempre al settimanale Di Più: «Dopo il primo marito, mi sono sposata un’altra volta. Ebbene, sia il primo sia il secondo marito mi hanno tradita. Hanno fatto palestra con altre donne, ecco. Ma posso comprendere. Quando sei giovane non capisci che con certi comportamenti puoi fare molto male, offendendo i sentimenti dell’altra persona». Ma li ha perdonati. E così via con il terzo marito. «Mi sono sposata per la terza volta. Per me il tre è un numero perfetto. Io ho tre lauree, tre mariti, tre figli. Tutto triplo. Massimo Bergia Zina è il papà di Alice. Poi dal nostro matrimonio è nata Martina. Tre anni dopo la separazione, mi sono risposata con Giorgio Olivieri. “Ti amo tantissimo, cosa vorresti dalla vita?”, mi chiese. “Un figlio maschio con gli stessi tuoi occhi azzurri”, risposi. In quei mesi pregai tantissimo Padre Pio affinché esaudisse il mio desiderio. Ed è nato Jacopo. I figli per me sono tutto, sono veramente la mia vita».


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