Ragusa - Valorizzare i fiumi ma soprattutto tutelarli dall’inquinamento. E’ l’appello lanciato da Legambiente che domenica scorsa ha svolto il “Big Jump”, l'iniziativa per la sensibilizzazione sulla qualità degli ambienti fluviali che si svolge contemporaneamente lo stesso giorno ogni anno in tutta Europa. In provincia di Ragusa è stato scelto il fiume Irminio. Il “Grande Tuffo”, che si è svolto domenica a Ragusa, ha visto la collaborazione tra Legambiente Il Carrubo ed i gruppi locali di Fipsas Ragusa, Spleoclub ibleo, Centro subacqueo ibleo Blue Diving, ed è stato l'unico non solo in Sicilia ma in tutto il meridione dalla Campania in giù. Ancora una volta è stato scelto il fiume Irminio come “simbolo” del fascino ma anche di tutti i problemi dei corsi d'acqua siciliani. Un fiume che, ricorda Legambiente, “taglia il tavolato ibleo in una meravigliosa vallata da Monte Lauro fino alla foce, ma che deve sopportare, tanto per citarne alcuni, l'impatto di due depuratori, un invaso artificiale, una zona industriale, trivellazioni petrolifere, inquinamento zootecnico, alterazione degli alvei e della vegetazione delle rive, sottrazione idrica diretta ed indiretta e che nel futuro rischia di subire, in uno dei suoi tratti più spettacolari, l'ulteriore ferita dell'attraversamento dell'autostrada Siracusa - Gela. L'iniziativa ha avuto come obiettivo anche la richiesta di ottemperare alle specifiche, avanzatissime, direttive comunitarie in materia di qualità dei corsi d'acqua, rispetto alle cui indicazioni ed obiettivi la Sicilia purtroppo è ancora una volta in forte ritardo”, ha dichiarato il presidente di Legambiente, Antonino Duchi.
di Michelangelo Barbagallo
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