Il film vede protagonista lo chef che, più di tutti, esprime la molteplicità di forze che attraversano la Sicilia, trasformando il ruolo del cuciniere da mero esecutore a instancabile ricercatore di materie prime, di ricette "sacre" da laicizzare e prodotti da magnificare.
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Guardando il documentario da Milano o da Roma, può sembrare la solita cartolina bella ma falsa della Sicilia. Invece è davvero un film sulla cucina siciliana, ma non solo. Per questo ci piace "scopiazzare" da uno dei più vivaci siti internet siciliani Scicli-news per raccontare "La Variante Sultano" : un documentario dal taglio antropologico che vede protagonisti gli chef, gli artigiani, gli artisti, gli scrittori, i prodotti della terra coinvolti tutti in una vera e propria opera d'arte a più mani.
Un'opera che nasce dallo sforzo e dall'estro collettivo e che si concretizza nel piatto finito. Un Grand Tour all'interno di una Sicilia stratificata, fatta delle diverse dominazioni che si sono succedute e che hanno lasciato tracce evidenti non solo nel dialetto, non solo nelle tecniche di irrigazione o di allevamento, non solo nel carattere, ma anche e, in particolar modo, nelle abitudini alimentari, nelle tecniche di preparazione dei piatti.
La cucina di Ciccio Sultano è una dinamica, mai una formula se è vero che, come dice il protagonista, "Puoi ricreare un piatto millle volte, seguendo sempre le stesse mosse e utilizzando sempre gli stessi ingredienti ma non sarà mai identico, rispecchierà sempre gli umori e le emozioni di quel particolare momento".
E’ un po' come la musica jazz. Qualcuno ha scritto: "Quando non sai cos'è, allora è jazz" e non si tratta di una diminutio, ma della funambolica fantasia che ritiene ogni piatto ovvero ogni esecuzione, Unica, ogni volta diversa nonostante gli ingredienti a disposizione siano quelli tipici del territorio con qualche divagazione che costituisce il valore aggiunto, una sorta di licenza poetica. Ingredienti che, di volta in volta, perdono il loro tono per fondersi un un'altra realtà sempre diversa, sempre unica.
Altre frasi di Ciccio dal film? Eccole: "Mangiare una cena dove tutto va bene è come vivere in Svizzera ...". "Se una cosa non la sento buona dentro di me non riesco a usarla".
Il ritmo del film è travolgente, serrato, fatto di pause speculative e di accelerazioni improvvise che mostrano la concitazione dei mercati, la potenza dell'uccisione del maiale. Immagini forti, ricche di colore, si alternano a scene pacate e penombre all'interno delle quali un massaro lava una forma di Ragusano, l’unico formaggio che Ciccio Sultano compra, la "coccola", la massaggia con amore e pazienza.
Una immagine commentata dalle parole dello chef che, con sapienza antica, dice "Secondo me il Ragusano è buono perché è tanto Vacca tanto Uomo".
INFORMAZIONI
E' possibile acquistare il dvd all'indirizzo: www.extempora.com
o per telefono al numero 0932 228752
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