Ragusa - Un orgoglio tutto siciliano. Anzi, ragusano. Giacomo Bentrovato e Valeria D’Avola sono una coppia sia nella vita che nel lavoro. E poiché il lavoro di questi tempi bisogna pur inventarselo, perché non farlo diventare qualcosa di unico? E’ nata così Orgoglio Siciliano: da un’occasione di gioia come un matrimonio arriva l’idea di fabbricare papillon di legno personalizzati e personalizzabili che oggi vengono esportati anche all’estero. C’è una linea classica, una “a cornice”, una più sbarazzina e sono per uomo, donna e bambino. Solo la fantasia è il limite per queste creazioni. Ma se il cliente ha particolari esigente, Orgoglio Siciliano, state certi, sarà in grado di mettere su legno qualsiasi vostra idea.
Ci spiegate esattamente come e quando è nata “Orgoglio Siciliano”?
Giacomo: “L’idea è iniziata a maturare nel 2015, subito dopo esserci sposati. Dovevamo partecipare al matrimonio di nostri amici e io non volevo indossare la solita cravatta. Ho iniziato a cercare su internet papillon di legno e ho visto che costavano come minimo 50 euro. Mi sono detto: e se lo facessi io? E così io e mia moglie abbiamo deciso di realizzarne uno da zero. Sono andato da un mio amico falegname che mi ha dato un’infarinatura su come si lavora il legno, cioè dalla fase grezza al risultato finale. Ma questo pezzo di legno lo dovevo pur colorare e così sono andato al Brico e ho chiesto al commesso: “Mi dice cosa devo fare per colorare e impermeabilizzare il legno?” Mi ha guardato con curiosità perché in effetti ha capito che io non avevo mai trattato il legno e non sapevo nulla su questo argomento. Poi, l’amico falegname mi ha regalato un paio di tavole di legno di limone e così abbiamo iniziato la nostra avventura”.
Usate, dunque, legno di limone per le vostre creazioni?
“All’inizio volevamo usare il limone perché era tipico della nostra terra ma è un materiale molto difficile da reperire. Per forza di cose abbiamo dovuto ripiegare sul legno di tiglio. Ora, utilizziamo solo quello”.
Voi vi occupate dell’intera produzione, dalla tavola fino al risultato finale?
“Si. L’unica cosa che non facciamo è quella di tagliare la tavola di legno, che tecnicamente si dice “ridurla in fustello” e deve avere uno spessore di 5 cm. E’ un’operazione che può essere fatta solo da un professionista e ci vuole un’attrezzatura particolare. Ma nel momento in cui abbiamo la nostra bella tavola grezza, è tutto lavoro nostro”.
Dopo aver indossato il tuo papillon al matrimonio di amici, cos’è successo?
“Tutti i nostri amici lo hanno apprezzato ed è piaciuto moltissimo. Così, io e mia moglie abbiamo deciso di produrne altri. Era un periodo in cui ero senza lavoro e così abbiamo deciso di partire con questa attività, a metà fra un hobby e un’impresa”.
Avete dei ruoli ben definiti?
Giacomo: “Io mi occupo della costruzione del papillon”.
Valeria: “Io dei disegni e di intagliare le incisioni. Faccio questo come doppio lavoro, in quanto sono psicologa. Attualmente, abbiamo 120 papillon”.
Qual è la stata la prima uscita ufficiale di Orgoglio Siciliano?
“Nel 2016 a Ibla Buskers. Avevamo solo 20 papilllon, ma abbiamo avuto un grandissimo successo”.
Vi occupate solo di creare papillon?
“No. Orgoglio Siciliano produce qualunque tipo di oggetto in legno, dai bracciali alle bomboniere, dai segnalibro ai portachiavi. Cerchiamo di soddisfare qualunque tipo di esigenza”.
Che tipo di mercato hanno questi oggetti?
“Attualmente le nostre creazioni sono disponibili in diversi punti vendita della nostra provincia ma lavoriamo soprattutto con il nostro sito: tramite l’on line, infatti, è possibile acquistare e ordinare le nostre creazioni. Tutto quello che abbiamo guadagnato in un anno, lo abbiamo speso per registrare il marchio e regolamentare la nostra attività”.
Qual è la caratteristica che vi distingue rispetto ad altri concorrenti?
“La personalizzazione. Siamo in grado di riprodurre qualunque cosa su legno. Qualunque idea, qualunque disegno, noi la studiamo e la proponiamo al cliente e sarà sempre lui, alla fine, che deciderà”.
In quanto tempo si realizza un papillon?
“In tutto ci vogliono un paio di giorni. Ci sono dei tempi tecnici da rispettare per il fissante. Le nostre misure sono standard: per uomo è 11 cm, mentre per donna e bambini sono 9 cm e sono impermeabili. Hanno superato la prova piscina: ci hanno raccontato che una volta hanno gettato in piscina uno sposo che aveva il nostro papillon e non si è rovinato”.
Per quanto riguarda il mercato estero avete avuto riscontro?
“Abbiamo partecipato al Sicily Fest di Londra e da li abbiamo iniziato una collaborazione con un eco-store di Valencia. Poi, ci è arrivata una richiesta dagli Emirati Arabi. Non sappiamo nemmeno come ci hanno trovato! Abbiamo capito che questi tipi di oggetti non sono indossati necessariamente da persone eccentriche, ma sono apprezzati da tutti. Per questo, abbiamo anche una linea classica, tinta unica, pensata per occasioni più formali. Poi, naturalmente, abbiamo anche papillon dalle forme più particolari, come quelli a forma di baffi, di Sicilia o a forma di forbici”.
Siete soddisfatti, attualmente, della vostra attività?
“Certo. Il nostro obiettivo è quello di migliorarci sempre di più, ma per noi l’orgoglio risiede in questo: io l’ho fatto, ma lo stai mettendo tu”.