Gianni Minà è morto. La notizia è stata data attraverso le sue pagine social. In particolare, sul profilo facebook è stato indicato che il giornalista e conduttore televisivo è deceduto dopo una breve malattia cardiaca.
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«Non è stato mai lasciato solo - continua il post -, ed è stato circondato dall’amore della sua famiglia e dei suoi amici più cari. Un ringraziamento speciale va al Prof. Fioranelli e allo staff della clinica Villa del Rosario che ci hanno dato la libertà di dirgli addio con serenità».
Nato a Torino, iniziò la carriera da giornalista nel 1959 a «Tuttosport», mentre l’anno successivo debutta in Rai collaborando alla realizzazione dei servizi sportivi sui Giochi Olimpici di Roma (1960). Approdato a «Sprint», rotocalco sportivo diretto da Maurizio Barendson, a partire dal 1965 si occupa di documentari e inchieste per numerosi programmi, tra cui «Tv7», «AZ, un fatto come e perché», «Dribbling», «Odeon. Tutto quanto fa spettacolo» e «Gulliver». Con Renzo Arbore e Maurizio Barendson fonda «L’altra domenica», e nel 1976 viene assunto al «Tg2» diretto da Andrea Barbato. Nel 1981 vince il «Premio Saint Vincent» in qualità di miglior giornalista televisivo dell’anno. Dopo aver collaborato con Giovanni Minoli a «Mixer», debutta come conduttore di «Blitz», programma di Raidue di cui è anche autore, che accoglie ospiti come Eduardo De Filippo, Federico Fellini, Jane Fonda, Enzo Ferrari, Gabriel Garcia Marquez e Muhammad Ali.