Napoli - Ha compiuto ieri 90 anni Franca Leosini, la regina di Storie maledette (all’anagrafe Franca Lando, Leosini è il cognome del marito della giornalista). Classe 1934, adorata da uno stuolo di fedelissimi fan - i leosiner, termine entrato nella Treccani nel 2019 -, è nata a Napoli il 16 marzo.
Laureata in Lettere moderne ha iniziato a collaborare con l’Espresso negli anni Settanta. Nel 1988 è approdata in Rai, chiamata a lavorare come autrice per il programma Telefono Giallo, condotto da Corrado Augias. «Ero al Tempo e seguivo il processo sull’omicidio di Anna Parlato Grimaldi discendente della notissima famiglia di armatori - raccontava Leosini al Corriere nel 2019 -. I miei resoconti piacquero e fui chiamata direttamente dalla Rai come autore per Telefono Giallo di Augias. A quel tempo mi resi conto che nel noir sono racchiuse tutte le grandi passioni umane, da lì cominciò tutto».
Storie maledette
«Mi piace indagare il percorso psicologico, umano, ambientale che porta una persona a commettere un gesto da cui fino a quel momento era lontana. Persone di normale quotidianità che poi cadono nel vuoto e nell’orrore di un gesto che non gli somiglia». Dal 1994 al 2020 Franca Leosini ha condotto il programma Storie maledette, da lei ideato, in cui ha intervistato i protagonisti delle inchieste giudiziarie italiane che hanno segnato la storia del nostro Paese (da Patrizia Reggiani ad Angelo Izzo, da Rudy Guede a Sabrina Misseri). Il primo caso affrontato da Storie maledette è stato quello di Rosalia Quartararo, condannata nel 1994 all'ergastolo per aver ucciso per gelosia la figlia di 18 anni, Maria Concetta Romano. «Sono come un chirurgo che deve fare un’operazione - ha raccontato nel 2019 Leosini intervistata dal Corriere -. Rispetto le persone che ho di fronte perché scendono con me nell’inferno del loro passato, negli abissi dei loro ricordi, ma non risparmio loro nulla. Cerco di capire cosa ha cambiato la traiettoria della loro vita, ma le storie che racconto le vivo e mi attraversano: dopo la puntata con Mary Patrizio che aveva ucciso il figlioletto di 5 mesi affogandolo nella vasca da bagno ho pianto per un quarto d’ora». Per il suo lavoro («La sottile ironia, lo stile deciso, lo sguardo disincantato nel raccontare casi di cronaca spesso perturbanti, entrando con intelligenza nella materia oscura della nostra società») Franca Leosini ha ricevuto nel 2019 il Premio Speciale Hemingway.
Una lunga preparazione
In ogni puntata di Storie maledette non manca mai il quadernone con gli appunti scritti a mano dalla conduttrice (che non anticipa mai alla persona intervistata le domande che farà): «È il mio spartito musicale, conta non solo il contenuto della domanda ma anche il tono: si possono usare parole dolci e toni duri e viceversa». Dietro ogni puntata c’è un lavoro di ricerca lungo, metodico e certosino: «Ci metto almeno tre mesi - raccontava nel 2020 Leosini a Sorriso -. Dopo aver scelto la storia ci sono infatti i passaggi tecnici: contatto gli avvocati, che sono sempre molto carini con me, poi c’è l’incontro con i protagonisti e tutto il lavoro che non si vede in tv. Leggere migliaia di pagine di documenti, scrivere i testi e fare il montaggio è un lavoro certosino, quasi come scrivere un episodio di Montalbano».
A Sanremo 2018
Nel 2018 Franca Leosini è stata ospite della 68esima edizione del Festival di Sanremo, condotta da Claudio Baglioni (la giornalista ha fatto da controcanto al cantautore, analizzando e commentando il testo di «Questo piccolo grande amore»). «Difficilmente accetto gli inviti ad andare in tv: non è superbia, è una scelta di rigore per il tipo di lavoro che faccio. Ma il festival è uno spettacolo nazionale e sovranazionale, è un evento che fa parte della cultura del Paese, dell’humus di una terra musicale anche sul piano geografico, per me è stato un privilegio accettare».
Il cameo in «Come un gatto in tangenziale»
La giornalista si è simpaticamente prestata per un cameo in due film: «Come un gatto in tangenziale» (2017) e il suo sequel del 2021 «Come un gatto in tangenziale - Ritorno a Coccia di Morto».
Il marito Massimo Leosini
Della vita privata di Franca Leosini si sa pochissimo, se non che è sposata da tempo con suo marito Massimo Leosini e che ha due figlie.