Lettere in redazione Scicli

I percorsi del trekking a Scicli

Il potenziale per il Val di Noto è importante e ancora da sfruttare ma bisogna lavorarci sopra



Scicli - Passato il clamore della lunga estate, bellissima e affollata, qualcuno a Scicli si interroga sul futuro di questo posto magico e su come sostenerne lo sviluppo preservandone l’autenticità.
Si ipotizzano strade nuove per rinforzare il legame con chi già la ama e con chi ancora non la conosce.
E se fossero proprie le strade a rappresentare questa novità? Parliamo delle trazzere, dei vecchi sentieri, dei cammini.
Questi camminamenti antichi, in gran parte dimenticati, ancora esistono. Lo sanno i vecchi sciclitani che ne conservano la memoria: a Fiumara, a strada re Mulici, a scalinata re Monaci, a trazzera Auluvitu, Spinazza fumarie
Chi ha modo di perlustrare questa zona di Sicilia, e di scoprirne la mutevolezza e la bellezza del paesaggio, facilmente ne intuisce la potenzialità. Un susseguirsi di colline, spiagge, gole, fiumi, grotte, laghetti. Il sogno per chi ama camminare nella natura soprattutto fuori stagione quando il clima diventa più fresco. Sono percorsi straordinari da valorizzare per ed insieme al popolo del trekking.
Che questo possa generare ricchezza e uno sviluppo turistico sostenibile e continuo ce lo dimostrano casi come quello delle Cinque Terre o della Sardegna dove appena rinfresca l’aria i bagnanti lasciano il posto a gruppi di nordici armati di bastoncini e pedule. Il potenziale quindi per il Val di Noto è importante e ancora da sfruttare ma bisogna lavorarci sopra.

Scicli è situata in posizione strategica: a piedi si può raggiungere la costa ma lungo percorsi più ambiziosi si può arrivare a Modica, fino ad Ibla e i più arditi possono mirare a raggiungere Noto. Scicli quindi potrebbe diventare una sorta di hub da dove si parte e dove si ritorna. La ferrovia che già opera tra questi centri può essere il collante e completarne la rete di sentieri.

Inutile sottolineare che l’amante del trekking è un turista ”green” quindi rispettoso della natura ed anche “affluent” pronto a spendere ma sempre più esigente. Oltre alla bellezza del luogo cerca il confort della tavola e della mente. E su questo fronte a Scicli troverebbe di che soddisfarsi!
In ultimo è importante considerare che questa nuova identità facilmente potrebbe generare un indotto di attività economiche ma soprattutto potrebbe aprire interessanti sbocchi per i più giovani rinforzando i valori del territorio e l’identità locale.
Prima di mettersi in moto vale la pena considerare quali sono le risorse esistenti, i possibili finanziamenti europei (esistenti o in arrivo) e le sponsorizzazioni private perché solo facendo rete si può andare veramente lontano.


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