Attualità Modica

Il Trigesimo no!

Il consigliere Massimo Puccia vuole gli annunci funebri



Modica - E’ assolutamente inaccettabile il fenomeno di degrado etico in cui sta precipitando la città di Modica.
Ancora una volta si oltraggia la sacra memoria dei morti ed il sentimento profondo di chi sa di andarsene e di chi ancora rimane per qualche tempo.
In questa città ora si vuole vivere senza Dio; si nega a chi si spegne, il pio suffragio che le pubblicazioni ricordano agli amici con una locandina affissa ai muri.
Con una Ordinanza del Sindaco del 15 luglio 2010 è stata vietata l’affissione delle pubblicazioni per la commemorazione del trigesimo.
Il dolore di chi ha visto spegnere una persona cara non può più essere confortato dalla vicinanza di amici e parenti, in quanto la messa di suffragio che verrà celebrata ad un mese di distanza dalla scomparsa, potrà naturalmente essere celebrata, ma in solitudine, in quanto non se ne potrà più dare avviso.
E pur essendo nell’era delle comunicazioni e della tecnologia avanzata, gli avvisi funebri rimangono l’unico modo di far conoscere agli altri un evento luttuoso o il ricorrere dell’evento, che per l’intensità del dolore e la drammaticità che ne consegue non si ha la forza di diffondere direttamente.
Ma una motivazione ancora più grave ci spinge a contestare il divieto dell’annuncio, chi ha fede ed è ancorato ai valori della religione cristiana conosce bene il significato di una messa di suffragio; come recitano puntualmente i testi, …”il suffragio nella teologia cattolica consiste nell’applicazione di preghiere, indulgenze, opere buone per un’anima del purgatorio, allo scopo di ottenere da Dio una remissione della pena temporale inflitta in sconto dei peccati commessi in vita.”
Ne consegue che più preghiere vengono dedicate alla salvezza dell’anima del defunto, da parte delle persone che lo ricordano con affetto, minore sarà il periodo che l’anima passerà lontano dalla presenza di Dio.
Quindi impedire di diffondere il messaggio che reca implicito l’avviso di una messa di suffragio vuol dire privare l’anima della preghiera collettiva di quanti ne vorrebbero la salvezza.

Un cordiale saluto
Massimo Puccia


© Riproduzione riservata