Ragusa - Dieci milioni e mezzo di euro dal Pnrr, ottenuti da Banca Agricola Popolare di Ragusa, dall'Università di Catania, e dal Comune di Ragusa per creare un polo formativo che segni il ritorno significativo dell'Università nel capoluogo e avvicini le imprese, anche quelle agricole, al mondo della digitalizzazione, offrendo opportunità di lavoro per i giovani che, formandosi lontano dalla Sicilia, non hanno occasioni di lavoro nella loro terra di origine.
Un argine contro la fuga di cervelli dalla Sicilia
Con i 10,5 milioni di euro di finanziamento provenienti dal fondo del Pnrr il "Greentech Mediterranean innovation hub" diventerà uno dei più importanti poli d'Italia per il trasferimento tecnologico in ambito green ed agri-tech e il primo centro di high-performance computing del Mezzogiorno. Il polo sarà realizzato da un partenariato guidato da Banca agricola popolare di Ragusa (Bapr), responsabile di progetto, che gestira' l'hub attraverso la sua società Benefit e l'università di Catania. Il progetto nasce con l'obiettivo di favorire l'incontro tra capitale umano e fabbisogni delle imprese e di contrastare la migrazione di capitale umano altamente qualificato, coinvolgendo i giovani e promuovendo le pari opportunità di genere e generazionali. Accompagnerà lo sviluppo delle imprese applicando l'intelligenza artificiale agli ambiti di innovazione "greentech", "agritech", "green-energy", "blue economy", "mobility & logistics", attraverso laboratori sulla competitività d'impresa, per la "realtà virtuale" e la "realtà aumentata", osservatori su bandi europei, spazi di coworking. Al tempo stesso il polo si prefigge di favorire la nascita e la longevità di start-up e spin-off, per contrastare il fenomeno dello spopolamento giovanile e attrarre al Sud nuovi talenti. Ai benefici "quantitativi" si aggiungono anche quelli "culturali" attraverso nuove pratiche per la sensibilizzazione e la valorizzazione del patrimonio storico e artistico di tutta l'area circostante.
La tecnologia a disposizione, infatti, potrà essere utilizzata anche per attivita' legate alla conservazione, tutela, fruizione e valorizzazione del patrimonio culturale del territorio. "Il Greentech Mediterranean innovation hub - ha affermato Arturo Schininà, presidente di Banca agricola popolare di Ragusa - nasce dalla visione strategica di Bapr, che sta significativamente investendo in iniziative che vanno nella direzione della digitalizzazione e dello sviluppo sostenibile, nella convinzione che la tecnologia, ancor più se 'green', costituisca una opportunità. In questa occasione la banca, riconoscendo il grande interesse al territorio mostrato dall'università di Catania - ha aggiunto - ha avviato una proficua collaborazione tra attori pubblici e privati, la cui validità è stata oggi riconosciuta e che consentirà la realizzazione di una soluzione innovativa, dal grande impatto sociale ed economico per la Sicilia e il Meridione".