Stefano Senardi, uno dei più produttori discografici italiani più importanti della musica italiana, ha pubblicato il libro autobiografico “La musica è un lampo”, ricco di aneddoti, storie e racconti. Il lampo per l’amore della musica nasce quando a cinque anni ascolta “Piccolissima serenata” e “Torero”, lato A e B di un 45 giri di Renato Carosone, e poi a dieci anni arrivano i Rokes, Equipe 84, Corvi e i Nomadi. La decisione di lanciarsi nella musica arriva nel 1969 con la pubblicazione dell’album doppio dei Beatles, il “White Album”. L’adolescenza e la giovinezza scapigliata, in pullman e in autostop, verso i più concerti più importanti di tutta Europa. L’arrivo in Polygram, agli inizi degli Anni 90, a 34 anni e la cavalcata nella discografia italiana come “uno dei più giovani presidenti di case discografiche al mondo”.
Nel volume sono citate le amicizie e gli incontri con artisti del calibro di Pino Daniele, ma anche i Simply Red passando per Peter Gabriel, Tracy Chapman e Bruce Springsteen, solo per citarne alcuni. Commosso il ricordo di Franco Battiato: “Come dice Andrea Scanzi nel suo bel libro dedicato a Franco, – racconta nel libro Senardi – siamo stati fortunati ad essere contemporanei di questo grande artista. Nel mio caso la grande soddisfazione sta nell’aver lavorato con lui e, soprattutto, nell’essere diventato suo amico. Potrei dire che Franco è stato ed è ancora il mio miglior amico. Uomo di grande generosità sia col suo pubblico sia come essere umano. Una generosità fatta soprattutto di musica ma anche di consigli spirituali e filosofici per vivere meglio e per comprendere il vero senso della vita. Per cercare l’alba dentro il nostro imbrunire. Sono infiniti i messaggi, i suggerimenti e le scoperte che ci ha svelato questo grande uomo, questo essere speciale. Molti dei suoi messaggi sono subliminali, altri decisa- mente espliciti o nascosti dietro ad apparenti nonsense: infinite perle di saggezza”.