Attualità Scicli

Monet ha cenato a Scicli

Quanti sapevano che Monet scrisse un libro di ricette di cucina?

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Scicli - Un pubblico prevalentemente di turisti, ieri sera, per la cena impressionista alle Quam di Scicli; una cena francese, champagne e un’opera di Monet in esposizione privata, solo per la speciale serata, solo per gli ospiti della cena.
“La condivisione della cultura è alla base dello sviluppo sociale e politico - dice Antonio Sarnari, organizzatore dell’evento Monet#1 - Per questo motivo organizziamo eventi come questo, che sono insoliti per una galleria d’arte e molto faticosi per il nostro team. Quest’opera di Monet chiedeva di essere vista, apprezzata discussa, lo abbiamo fatto incorniciando l’occasione con un discorso, molto informale, sulla vita del più grande impressionista, raccontando aneddoti e dettagli curiosi”.
L’opera rappresenta una scena di battaglia, esattamente la strenua resistenza della Francia all’invasione della Prussia nel secondo Ottocento. Scene che probabilmente Monet, anni prima, ebbe agli occhi nel breve periodo del proprio servizio militare. Un bozzetto realizzato per un ovale da soffitto, commissionato da un nobile italiano, per il proprio palazzo a Venezia i primissimi anni del Novecento. Le immagini non sono disponibili in rispetto degli accordi con la collezione (privata) che ha prestato l’opera.
Tra una zuppa di cipolle e un boeuf bourguignon, gli ospiti hanno ascoltato le vicende altalenanti della vita di Monet e degli impressionisti, a lungo considerati incapaci di dipingere, almeno alla maniera neo classica, e per questo costantemente rifiutati alle mostre più importanti come l’annuale Salon di Parigi.
Incantevole l’atmosfera da giardino impressionista creata all’interno della galleria Quam, che ormai ha abituato i fruitori ad un colpo di scena dopo l’altro, da set d’arte tecnico e razionale a sala concerti, dal Jazz alla Lirica, ed ora anche giardino per cene come si usa, ormai da un po’, nei grandi musei, per i propri partner o sostenitori di fondazioni e musei pubblici e privati. Barbara Conti, co-organizzatrice dell’evento, ha curato anche i dettagli delle stoviglie, tutte d’epoca, e delle portate, in alcuni casi tratte dal libro di ricette scritto da Monet, “Les carnets de cuisine”.
Una serata irripetibile, ma già gli organizzatori, sulla base della grande richiesta avuta per questo appuntamento, stanno lavorando ad appuntamenti simili, sulla base di ricette di altri artisti, sempre da collegare ad opere di altrettanto valore artistico e culturale.


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