Roma - Precisa come un orologio svizzero, direbbe qualcuno. Di fatto è così. Alle 17, puntuale, il cielo diventa cupo oscurato da una coltre di nubi nere e, immediata, arriva la pioggia battente accompagnata dai temporali. In alcune giornate ci “sorprende” nelle prime ore del pomeriggio (quando le temperature dovrebbero essere torride, ndr) oppure si ripresenta in tarda serata. Con la conseguenza di forti disagi per tanti romani. Eppure, le giornate, qui, a Roma, iniziano, baciate dal sole. Il cielo è splendente, le temperature gradevoli e anche gli impegni quotidiani – seppur contrastanti da mille difficoltà - assumono un volto diverso. A seccare la serenità di molti è la puntualità dei rovesci temporaleschi pronti a contrastare i pomeriggi e le serate di puro relax che, soprattutto nel mese di giugno, si potrebbero tranquillamente trascorrere all'aperto, in compagnia di amici. Perché questo fenomeno? E quanto ancora durerà? Lo abbiamo chiesto a Edoardo Ferrara, Meteorologo di 3BMeteo.
«Il fenomeno - spiega Edoardo Ferrara - è indotto dal fatto che abbiamo una circolazione atmosferica bloccata da oramai diverse settimane per la quale l’alta pressione è sbilanciata sulle isole britanniche e il mediterraneo d’Italia invece è in balia di correnti stabili da Nord-Est. La conseguenza è la formazione di temporali - nelle ore pomeridiane - sull’Appenino, ma anziché scemare in loco viene trasportato da queste correnti provenienti da Nord- Est verso le pianure. Da qui, il successivo interessamento su Roma».
Perché proprio alle 17?
«L’orario è quello perché i temporali iniziano a formasi nel primo pomeriggio sull’Appenino e successivamente, dopo due-tre ore raggiungono le pianure e quindi anche Roma. E’ questo il motivo per cui si reitera ogni giorno questa situazione, perché non sta cambiando l’assetto della pressione. Si tratta dei classici temporali di calore. La differenza con Roma è che solitamente la configurazione può subire una mutazione: per due, tre giorni rimonta l’alta pressione, cambiano i venti e per qualche giorno i temporali non arrivano. La Capitale è bloccata da tre settimane con correnti continue che arrivano da Nord Est. Quindi il classico temporale di calore che c’è sull’Appennino reatino e del Frusinate viene trascino verso la pianura romana».
Che estate sarà?
«Questa situazione andrà avanti per la prima decade di giugno, seppur con qualche pausa. Non solo nel Lazio, ma in generale in Italia. Potremmo avere delle pause anticicloniche da metà giugno in avanti, ma tendenzialmente sarà un’estate più piovosa e meno calda rispetto allo scorso anno. Le temperature saranno sopra la media con qualche ondata di calore africana. Tuttavia non dovrebbe essere persistente e duratura come lo scorso anno». «Rispetto a tre anni fa - conclude il meteorologo Edoardo Ferrara - il tempo sta cambiando e le estati si allungheranno. Mediatamente si stanno prolungando e sono più calde, ma questo non esclude la possibilità di parentesi temporalesche, come quella che stiamo vivendo adesso. Sono più una eccezione che una regola. Questa è la differenza».