Auto e motori Tra moda e auto

Quando Pierre Cardin decise di costruire automobili. FOTO

Pierre Cardin, stilista di moda che costruì vetture di lusso



In pochi sanno che Pierre Cardin, scomparso qualche giorno fa all'età di 98 anni, è stato anche un appassionato costruttore di auto. Cardin ha legato il suo nome oltre che alla popolare Simca 1100 Cardin del 1969, anche a vetture di gran lusso.

Sono ricordate ancora oggi, testimonianza di un originale modo di unire l'evoluzione della moda con quella dello stile automobilistico (lavorando soprattutto su finiture, tessuti e colori) la AMC Javelin Pierre Cardin del 1971 e la sportiva Stash Cardin del 1976, realizzata in Svizzera assieme al polierdrico carrozziere Franco Sbarro. Ma non è tutto, perché Pierre Cardin diventa qualche anno addirittura un costruttore di automobili di lusso, creando nel 1980 la società Pierre Cardin Automotive. Ancora oggi non è chiaro quale fosse l'effettivo coinvolgimento dello stilista italo francese nell'azienda che aveva sede presso il World Trade Center a New York. Certo è che la Pierre Cardin Automotive - che viene ricordata anche per gli originali stand ai principali Saloni dell'automobile, vere passerelle di moda con bellissime indossatrici naturalmente 'vestite' Cardin, portò una ventata di novità nel settore dei modelli di lusso. Molto costosa, la Cardin Evolution I era costruita sulla base della Cadillac Eldorado Coupé del 1978, sui cui venivano apportati profonde modifiche al design del frontale e della coda.

Al posto del tipico muso Cadillac la Cardin Automotive aggiungeva un elemento indipendente - maggiorato di 50 centimetri - che prolungava anche la linea dei parafanghi. La griglia del radiatore era composta da montanti cromati orizzontali e si estendeva su tutta la larghezza, con alette che nascondevano i gruppi ottici. Anche in coda la Cardin Evolution I è stata ridisegnata ed evideziava - secondo un stile che divenne popolare diversi anni più tardi - una fascia di luci che si estendeva a tutta larghezza sopra la targa. Caratterizzata da interni davvero originali ed esclusivi (c'era anche un videoregistratore Betamax) la Evolution I non ebbe però un grande successo commerciale e venne prodotta in circa 300 unità fra il 1981 e il 1982.


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