Strano popolo quello che riconosce le proprie pecche e cadute chiedendo poi al mare, ai tramonti e ai reperti archeologici di salvarlo dalle proprie mancanze e lacune.
Così, a fronte di tanti lettori siciliani che hanno attaccato Ragusanews, Selvaggia Lucarelli ha sentito oggi il bisogno di ringraziare pubblicamente, sul proprio canale social, Ragusanews per l’articolo, contestatissimo dai lettori, sul Pupo di Luigi Pirandello.
Chiediamo: esiste un solo siciliano che non lamenti l’inadeguatezza della rete stradale dell’Isola, che non abbia avuto l’esperienza, questa estate, di un blackout elettrico, o di una carenza di acqua potabile in casa?
Signori, il Re è nudo.
La nostra Isola è al collasso, complice la circostanza che siamo lo Stato straniero più vicino all’Italia e in tempi di Covid la meta turistica più ambita, forse.
La rete infrastrutturale siciliana, persino i ponti di telefonia mobile, sono sotto stress. Strade, raccolta differenziata dei rifiuti, approvvigionamenti idrici, sistema dei trasporti pubblici sono in ginocchio. Manca un grande investimento di modernizzazione della rete infrastrutturale fisica e tecnologica, cui noi siciliani abbiamo sempre sopperito, ma come?
Col sorriso, con l’ospitalità, col senso di colpa. Già, perché i siciliani siamo pervasi da un gigantesco senso di colpa. Per quello che la Sicilia ha rappresentato nell’immaginario collettivo mondiale. Con la mafia, con l’omertà.
E così quando viene qualcuno dal Nord, e il Nord può essere anche solo Reggio Calabria, in noi scatta il bisogno di recuperare terreno, di dimostrare che siamo ospitali come gli antichi Greci, terra di kalocagatìa, dove ciò che è bello è anche buono.
E qui è avvenuto un tradimento. Perché in condizioni pure e perfette, come si dice in Economia, Selvaggia Lucarelli poteva anche restare senza acqua e senza luce in una casa da 900 euro al giorno. Ma qualunque siciliano medio, col suo senso ancestrale di colpa, sarebbe corso ai ripari, fosse esso padrone di casa o gestore della villa faraonica. Avrebbe chiamato il sindaco, il vicino di casa, pure l’amante della moglie per farsi aiutare, facendosi prestare un gruppo elettrogeno, una autobotte, una intera centrale elettrica e un dissalatore.
E si badi bene, non perché l’ospite è una famosa (e pericolosissima!) opinionista, ma perché l’ospite è Ospite, nell’accezione greca del termine. Ovvero sacro.
In cosa ha fallito il “sistema Sicilia” nella esperienza di Selvaggia Lucarelli? Ha fallito nel menefreghismo, davvero incredibile, di chi avrebbe dovuto dire: “Signora Lucarelli, le restituiamo la caparra e le annunciamo che la sua permanenza nella struttura è gratuita. Abbiamo procurato un gruppo elettrogeno per ovviare alla mancanza di luce e il Comune sta mandando un camion di acqua al giorno”.
E’ mancato questo, è mancata l’attenzione, l’empatia, la capacità di mettersi nei panni dell’ospite, forse snobbato come un ricco viziato, che rompe le scatole pensando che tutto gli è dovuto.
Veda Selvaggia, la storia dei rifiuti è storia di illegalità, che ha radici profonde come quella degli abusi edilizi insanabili anche nelle case dei ricchi. Quelle che per avere le utenze devono fare una mini sanatoria ex art.47, come si dice in gergo.
Circa poi i siciliani offesi dalle sue parole, che tuttavia imprecano ogni sera che salta il contatore e non arriva l’acqua per la doccia, restando unti di sudore, la lascio con l’epitaffio di un mio amico, che purtroppo non c’è più: “Avete voglia di mettervi profumi e deodoranti, siete come sabbie mobili, tirate giù”.
Selvaggia Lucarelli, Pirandello e Ragusanews: il Re è nudo
Selvaggia Lucarelli ringrazia Ragusanews e condivide la nostra riflessione su Pirandello e la Sicilia
di Giuseppe Savà
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