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Sicilia: Legambiente, bene demolizioni ecomostri, unico deterrente ad abusivismo



Palermo, 14 giu. Prevedere tra le azioni della nuova programmazione comunitaria 2014/2020 un apposito fondo per demolizioni dell'abusivismo e ripristini ambientali nelle aree protette e su tutta la fascia del demanio marittimo regionale. A chiederlo all'assessore al Territorio ed ambiente della Regione siciliana, Mariarita Sgarlata, è Legambiente Sicilia, dopo l'ultimo rapporto Ecomafie, presentato nei giorni scorsi a Roma, e che assegna all'Isola ancora un triste primato. La Sicilia, infatti, è la seconda regione per reati ambientali dopo la Campania. "Questo triste primato spiega l'associazione ambientalista è molto legato al ciclo del cemento nell'ambito del quale la maggiore incidenza è legata proprio all'abusivismo edilizio". Legambiente plaude, quindi, all'azione di avvio da parte della Regione della demolizione degli ecomostri della Playa a Catania, che seguono di alcuni giorni quelle effettuate, sempre dal Comune etneo, nella riserva naturale dell'Oasi del Simeto. "La ripresa delle demolizioni degli abusi edilizi e degli ecomostri che hanno deturpato vaste porzioni delle coste siciliane dice Legambiente è un segnale importante anche perché va nella direzione opposta rispetto a quella intrapresa da molti comuni siciliani, che da tempo cercano una via d'uscita che salvi le case illegali dalle ruspe. Le demolizioni concludono dall'associazione sono l'unico efficace deterrente al nuovo abusivismo".


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