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Siracusa-Gela, a rischio 196 mln di euro

Sentenza appalto

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 Palermo - Il Tar di Catania ha rinviato al 26 giugno l'esame del ricorso contro l'aggiudicazione dei lotti 6-7-8, da Rosolini a Modica, passando per Ispica, dell'autostrada Siracusa-Gela. Il responso dei giudici amministrativi era atteso per giovedì scorso, ma il caso è stato rinviato di circa un mese. Un lasso di tempo che rischia di mettere a serio rischio la possibilità di realizzare circa 27 chilometri di autostrada in 378 giorni: in tempo, cioè, per rendicontare (entro il 31 maggio 2015) la quota di fondi europei, circa 196 milioni di euro, ed evitare di arrivare al 31 dicembre 2015, ultimo giorno utile per non restituire i soldi a Bruxelles. Il costo complessivo è circa 380 milioni di euro.
Dopo le lungaggini per l'aggiudicazione della gara di appalto, ora una ulteriore frenata imposta dal Tar di Catania che, rigettando il ricorso per motivi gravi e urgenti, nell'ordinanza emessa lo scorso 9 maggio, scriveva: «Avuto riguardo, tra l'altro, dell'entità dell'importo dell'appalto, tale che, quand'anche venisse stipulato il contratto, i lavori in ipotesi eseguibili in tale ristretto arco di tempo (29 maggio, ndr) non sarebbero così consistenti da precludere alla ricorrente il risarcimento in forma specifica».
Dunque, la stazione appaltante, il Consorzio autostrade siciliane (Cas), avrebbe potuto consentire alle imprese che si erano aggiudicata la gara, Società italiana per condotte d'acqua spa e Cosedil spa, di avviare i cantieri di lavoro. Il cda del Cas, considerato che il Tar aveva fissato l'udienza di merito per il 29 maggio, decise di attendere. Ma giovedì scorso, c'è stato un altro rinvio. Di qui, la netta presa di posizione del vicepresidente della commissione Bilancio dell'Ars, Vinciullo, e del segretario regionale della Filca-Cisl, Barbera, che hanno sottolineato il rischio che ben 196 milioni di euro su circa 380 milioni complessivi, vengano restituiti a Bruxelles a causa del rinvio del Tar.
«Arrivati a questo punto - ha detto Vinciullo - il Cas non può più continuare a perdere tempo non consegnando i lavori alla ditta che lo stesso Cas ha ritenuto di avere i requisiti per vincere la gara». Per Barbera, «l'assenza di decisioni sul da farsi da parte delle istituzioni mette a repentaglio l'intera opera che dovrebbe essere consegnata entro il termine ultimo dei 31 dicembre 2015. A causa della lentezza e dell'indecisione, e dell'insipienza burocratica e amministrativa, al territorio ragusano rischia di andare il triste primato di essere l'unico, tra quelli siciliani, a non avere neanche un chilometro di autostrada».
Il richiamo alle istituzioni è legittimo, ma la decisione spetta al Cas. La Regione, per esempio, co-finanzia l'opera con fondi del Po-Fesr e del Piano azione e coesione, ma il resto del finanziamento è statale. Certo, la lentezza della giustizia amministrativa potrebbe avere conseguenze davvero catastrofiche. Il capitolato d'appalto prevede pesanti sanzioni per ogni giorno di ritardo nella realizzazione dell'opera. Per rispettare l'impegno dei 378 giorni lavorativi, sono previsti doppi turni di lavoro fino a quando il tempo lo consentirà e, addirittura, tre turni nei tratti in cui sono previste gallerie. Da Rosolini a Ispica sono previsti ben 16 cantieri di lavoro in contemporanea - Condotte e Cosedil hanno i mezzi tecnici - con l'impiego di circa mille operai. Una manna dal cielo in tempo di disoccupazione galoppante. 


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