Siracusa - Inizia con otto minuti di applausi e un sold out da 4600 spettatori la stagione degli spettacoli classici di Siracusa. Il debutto di Prometeo di Eschilo secondo la regia di Leo Muscato ha visto alla fine un'ovazione per il protagonista Alessandro Albertin e per il traduttore, il cantautore Roberto Vecchioni.
Comincia così, con gli auspici di un tutto esaurito e con un'ambientazione in un futuro possibile, la stagione di spettacoli classici dell'Istituto del dramma antico, che oggi farà il bis del sold out con "Medea". Una partenza a razzo per provare a sfondare il muro dei 160mila paganti del 2019, il record registrato nell'ultimo anno prima del Covid, delle sue restrizioni e delle sue paure. Seduto sulla cavea c'è il traduttore della tragedia di Eschilo, Roberto Vecchioni: "Essere qui è una cosa inimmaginabile, la più grande che mi sia capitata nella mia vita - dice il cantautore-grecista - È stata una sfida immensa riportare il pensiero universale di Eschilo con parole nuove".
È la prima volta al teatro greco per Valeria Told, la neo-sovrintendente altoatesina dell'Inda, così come è un debutto per tutto il cast di "Prometeo incatenato", dal regista Leo Muscato ("Sono contento del percorso fatto") a Kratos-Davide Paganini fino al protagonista Albertin: l'attore recita con i polsi legati sulla vetta di una ciminiera rossa che svetta in questo paesaggio di rovine da day after industriale realizzato dalla scenografa Federica Parolini.
Applausi lunghi otto minuti, ovazioni per Vecchioni e Albertin.